domenica 10 aprile 2011

La Punzicata petrolifera!




Affezionati lettori de “La Punzicata”, ben ritrovati nella nostra rubrica settimanale che è stata giudicata irriverente da alcuni, birichina da altri e scomunicabile da quei bigotti di “Famiglia Cristiana”.
Mi domandavo, fra un bunga bunga e l’altro, se abbiate mai letto dell’assassinio (si perché alla storia dell’incidente aereo io non ci ho mai creduto) di Enrico Mattei?
Storico presidente dell’Eni e fondatore di Agip petroli, Enrico fu un personaggio controverso. Ingegnere democristiano con la passione per le sottane ed una volontà di ferro, in pochi anni trasformò l’odierna ENI da piccola azienda pubblica in un colosso nazionale dell’energia.
Era un tipo sbrigativo Enrico, un vero manager con le palle, non di quelli flaccidi con il maglioncino scuro che si aggirano oggi per le aziende italiane spacciando come grandi piani di riorganizzazione aziendale ridicoli referendum dove minacciano gli operai di licenziamento ed inventano faraoniche operazioni di M&A (che in italiano sta per acquisizioni e fusioni) solo per rimescolare il bilancio (altrimenti paludoso), quel tanto che basta a far salire il titolo in borsa, produrre un utile passeggero e cuccarsi il bonus di fine anno.
Ma torniamo a Enrico. Di lui mi colpì in particolar modo il fatto che, già diversi decenni fa (quando i petrolieri americani gli davano del coglione), aveva previsto quello che sta accadendo oggi a poche miglia dalle nostre spiagge assolate. Egli ripeteva, infatti, che non si può sfruttare la ricchezza che giace sotto i piedi di un popolo (cioè il petrolio) per scaldarsi, correre in auto e vivere nel benessere, senza che quel popolo ne abbia qualcosa in cambio (a parte l’arricchimento di qualche oligarca locale). Per farla breve, Mattei diceva: “se tu petroliere occidentale contribuisci ad affamare popoli che camminano letteralmente sul petrolio questi prima o poi s’incazzano e giù botte”. Le conseguenze di ciò, che si è poi puntualmente avverato, naturalmente, le paghiamo noi perché non è un caso se a causa delle rivolte che avvengono oggi in Medio Oriente, i petrolieri ci facciano pagare prezzi esorbitanti qualche litro di carburante.
Se Enrico fosse rimasto alla guida dell’Eni qualche anno in più, forse, la situazione non sarebbe diversa ma ciò non toglie che abbiamo perso un grande uomo oltre ad un grande manager e siccome oltre al danno c’è sempre la beffa, lui morì misteriosamente, mentre personaggi del calibro di: Simona Ventura ed il suo chirurgo plastico, Lele Mora con tutta la sua scuderia di semianalfabeti, nonché il ministro della propaganda Augusto Minzolini (direttore del TG1), godono tutti di ottima salute.
Se tutto questo non vi stupisce non vi preoccupate, è solo l’effetto combinato del Grande Fratello e dell'Isola dei Famosi.
Alla prossima puntata!
Dott. A.

5 commenti:

  1. ... se vuoi rubare il mestiere a qualcuno basta dirlo.... :'-( ormai devo accettare la superiorità su tutti i fronti!!

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  2. Non penso di essere all'altezza di rubarle il mestiere dottoressa in quanto, a parità di penna lei dispone di innate qualità, apprezzate a livello mondiale, che natura non mi ha dato...
    Ringrazio cmq per la stima

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  3. apprezzate a livello mondiale? ah sì è chiaro.... in effetti il proprietario del mio giornale è il padrone del mondo è risaputo ;-) prrrrrrrrrr

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  4. Tutto questo apprezzamento dovrebbe sfociare in un Follower in più... Che ne dici Anonimo/a??

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  5. La misteriosa lettrice è, appunto, una lei ed è già iscritta al Blog solo che essendo come Rosy Bindi (più bella che intelligente) non accede al Blog prima di commentare :-)

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