Si definisce “punzicata”, per farla breve e non perdersi nei tecnicismi, un colpo a tradimento piazzato con oggetto acuminato, solitamente nel sedere o nel didietro, che dir si voglia, di un malcapitato che, incredulo e sgomento, si piegherà a terra tenendosi la chiappa (destra o sinistra che sia) con la rispettiva mano ed attenderà che qualche anima pia lo raccolga con tanto di ambulanza e lo ricucia come una cima a Natale.
La Punzicata, storica mossa della suburra romana, è tornata alla ribalta in occasione di alcuni exploit degli ultrà romanisti e laziali, nonché grazie ai variopinti personaggi che affollando l’odierna movida de Roma. Gli aficionados della punzicata preferiscono, infatti, alle faticose manate le più efficaci pugnalate alla chiappa, che paiono un po’ una rivisitazione del Barbiere di Siviglia ma con l’accento romanesco, dove anche un feroce accoltellamento può assumere nel linguaggio de no altri, il più simpatico epiteto di “punzicata” “puncicata” o “tortorata”.
Fatte le dovute premesse passiamo ad una breve presentazione di chi scrive: per voi N.E.R.D. che leggete il blog io sono Dott. A., mi occupo di tasse, amo lo sport, l’aria aperta, le belle donne, i bei vestiti (la pace nel mondo così mi candido anche a Miss. America) ma soprattutto amo dire la mia. Sottolineo poi a scanso di equivoci, che non sono un intellettuale di sinistra, un fascista o un moralista. Se devo dirla tutta, anzi, pur avendo sempre voluto scrivere, mi sono sempre detto: “chi me lo fa fa’? Ci sono già tanti che scrivono”. E ragionando così ho resistito per ben 26 anni (così sapete la mia vera età). Questa volta però non posso tirarmi indietro, perché di scrivere qui me l’ha chiesto un amico, uno di quelli veri, che s’incontrano una volta sola nella vita e restano per sempre e non mi riferisco ad uno dei “veri” amici dell’ex patron del Perugia Calcio, Ciccio Gaucci, milionario sgrammaticato rifugiatosi a Santo Domingo, che indicava tempo fa, quali suoi amici inseparabili, Muammar Gheddafi (il colonnello megalomane, strafatto di botox) nonché il Divo, Giulio Andreotti (7 volte premier, 25 volte ministro, senatore a vita, più volte processato, mandate di numerosi omicidi, detto anche il moloch, il gobbo, il papa nero, la salamandra, belzebù).
Perciò datemi il benvenuto perché, di settimana in settimana, troverete un commento libero, sull’argomento che mi gira e della lunghezza che decido io. Essendo poi un polemico mi piacerebbe ricevere, di tanto in tanto, qualche insulto o un semplice commento sprezzante, giusto per non demoralizzarmi.
Riprendendo poi la tematica iniziale, non vorrei mai che qualche ultrà possessore di lame affilate possa offendersi per le mie affermazioni di prima (ci tengo al mio culo marmoreo io) ed anche se non amo il calcio, non vorrei certo chiudere gli stadi io, altrimenti dove lo metto poi il fascino dell’uomo sportivo ma colto che la domenica non segue le partite?
Ora che tutti conoscete il significato della “punzicata” vi invito ad una riflessione per la settimana a venire: quante punzicate ci siamo presi, noi italiani medi, gigioni e furbetti, diciamo dal 1861 al 2011 (150 anni giusti giusti)? Meditate dunque perché prossimamente inizierò a snocciolarne qualcuna e vedrete che dopo presterete molta più attenzione ai vostri deretani (e ai vostri cervelli soprattutto).
Detto ciò, vi lascio alle vostre riflessioni con qualche riga di chiusura.
In questa rubrica vorrei parlare, tra le altre cose, di politica che supera la fantasia, di economia che va a bagno, di donne e di uomini che non sanno come prendersi, di scandali e mignotte, di lavoro e contratti che fan ridere, di potere e denaro che logorano chi non li ha, di amore e sesso (che vi auguro di fare con chi vi piace) e molto altro ancora. Sappiate però che ve ne parlerò sempre in modo “oltraggioso” perché io dico sempre la verità.
A presto!
Dott. A.
ahahahah!
RispondiEliminaDi insulti o commenti sprezzanti ne avrei a iosa?
RispondiEliminaInizio?
:P
Vedremo cosa sai fare...
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