domenica 30 ottobre 2011

Punzicata glaciale anzi "FROZEN"


Amati lettori,

è da un po' che non vi scrivo e sono sicuro che nessuno di voi abbia sentito la mia mancanza, ma oggi apro in-coscienza e vedo che il mio collega "Nick" si stralcia le vesti pentendosi di alcune pellicole cinematografiche che è appena andato a vedere, in particolare "Bar sport".

Non è certo l'unico, proprio questo pomeriggio ho visto il film horror "Frozen", pluripremiato dalla critica e che a dal basso della mia esperienza definirei: "una vera merda".

La storia è presto fatta: tre studenti squattrinati (e dediti alla cannabis) vanno a rilassarsi sulle piste per un week-end (si sa che il college stressa parecchio con tutta quella gnocca che gira per i corridoi).

I tre fenomeni hanno però un budget di 50 dollari che non bastano per tre skipass e decidono di salire di straforo all'ultima corsa della seggiovia (quando è ormai buio pesto) restando bloccati a diversi metri d'altezza ed essendo domenica sera l'impianto resterà chiuso per una settimana.

Da lì parte il capolavoro dell'horror con il seguente ordine di accadimenti:
- il bulletto viso d'angelo dei tre si lancia dalla seggiovia, si rompe le gambe e viene sbranato dai lupi;
- il N.E.R.D. del gruppo si brucia le mani tentando di calarsi con la fune degli impianti fino al pilone più vicino;
- la cheerleader biondina nell'ordine:
  • si dispera per il bulletto (suo fidanzato) del quale resta ormai solo la mano destra che spunta dalla neve;
  • litiga col NERD
  • piange;
  • si addormenta con la mano nuda sulla barra ghiacciata e si sveglia con la mano congelata strappandosi la pelle nel rimuoverla;
  • si fa la pipì addosso.
- Il NERD riesce a scendere tramite il pilone e corre a valle ma viene rincorso dai lupi;
- La seggiovia (senza motivo apparente) si stacca e cade, così che la biondina riesce a scendere fino a valle strisciando, incontra il NERD ormai cibo per lupi (che miracolosamente non la considerano) e poi verrà salvata da un automobilista.

Non mi tornano almeno tre cose:
  1. Considerando che lo studente medio vive di sms come mai dei tre nessuno aveva un cellulare?;
  2. Da quando in qua gli impianti sciistici funzionano quando fa buio e tengono aperto solo sabato e domenica chiudendo 5 giorni su sette in piena stagione?
  3. Da quando in qua gli impianti sciistici sono infestati da lupi grandi come orsi e affamati come l'Onorevole Borghezio ad una polentata della Lega?
Vi lascio a queste brevi riflessioni con il vivo consiglio di dedicare la vostra domenica a vedere pellicole che non siano Frozen o Bar Sport e soprattutto fate lo skipass!

Dott. A.

Bar Sport? Ma per favore!

"Lo sapevo che sarebbe finita così, sono una testa di cazzo io, shallalà".
Parafrasando (o modificando) una massima degli 883, ammetto che me la sono andata a cercare. Ho svariati testimoni che possono provare il mio scetticismo nel vedere questo film (e definirlo film è già tanto), intimorito da possibili devastanti riproposizioni del capolavoro ironico - seppur rinnegato - di Stefano Benni.
Un film comico la cui battuta/scena più bella si vede dopo 5 minuti e poi il nulla cosmico, beh, direi che colpisce nel segno. Un disastro completo.
Non sono un "cinefilo" dal palato fino, anzi. Apprezzo i film "leggeri", non era per me serata per un incontro con Von Trier ed il suo Melancholia. Ho, purtroppo, deciso di farmi incolpevolmente del male confidando in qualche risata qua e là. In realtà, sorridere è stato un miraggio; desolante ed isolato l'unico mio movimento facciale in un'interminabile (e stancantissima) ora e mezza,
Piatto, noioso e con una recitazione - testuale - di alcuni passaggi del libro da incubo.
Il tennico Bisio, Onassis Battiston & co. hanno purtroppo rappresentato nella mia mente quei personaggi che Benni descriveva e lasciava all'immaginazione del lettore, ed alla mia.
Unico aspetto positivo la Luisona. La sua riproposizione sul grande schermo è stata (foto)copiata dalla stessa copertina del libro, forse non è un male, così la immaginavo e così mi rimane.
Spero di dimenticare tutto presto. Inizo da ora: cos'ho visto ieri sera?
I peggiori soldi spesi al cinema negli ultimi 5/6 anni. Ricordo un "I figli degli uomini" (C. Owen tra gli interpreti) che a me lasciò sconcertato dalla sua bruttezza, altri lo apprezzano tutt'oggi; ad ogni modo questo supera il peggio.
Adieu.
Da boicottare con allegria.

Per protesta la locandina verrà messa al termine del post.


venerdì 28 ottobre 2011

Ombre Rosse -Genova-

Siete di Genova come me?
Siete di passaggio in città?
State organizzando un week end nella Superba?

Chiunque voi siate vi consiglio di prenotare un tavolo a Ombre Rosse, piccolo, ma accogliente locale nel centro storico della città in Vico Indoratori (non mi chiedete come si raggiunge perchè il mio senso dell'orientamento non si è ancora sviluppato, ricordo che abbiamo fatto Via San Lorenzo e poi imboccata una traversa..credo..).

Non potete non provare le torte salate (datemi una torta salata e mi renderete felice), noi abbiamo preso come antipasto il tagliere di piccoli assaggi delle varie torte e prima in classifica é arrivata quella con brie e radicchio e un terzo ingrediente che non ricordo..
Poi, io ho preso le trofie di castagne con il pesto (e se non siete di Genova ve le consiglio in modo particolare perchè il pesto era davvero buono), Lui, invece, ha preso i medaglioni di manzo serviti con un contorno di verdure e riso.
Per finire in dolcezza..tortino caldo al cioccolato con crema di lamponi..gliene ho rubato una cucchiaiata e ve lo consiglio.
Io niente dolce perché dopo i pasti non mi piace però quella torta di mele con crema che ho intravisto nel menu la rimpiango..

Da buona forchetta, quale sono, seguite il mio consiglio..

giovedì 27 ottobre 2011

Girls

Questo Post era partito così.
"Secondo appuntamento (dei 4 annuali) con alcuni suggerimenti musicali.
Canzoni che al loro primo ascolto mi hanno lasciato con la voglia di condividerle. Di farle conoscere a chi non le ha mai sentite, di argomentare con chi non le apprezza."

L'idea era di chiudere col botto con i Girls, ma quando ho iniziato a scrivere di loro non ho più smesso e così il post "Un disco per l'autunno" (che arriverà) è diventato, appunto, Girls.

Secondo album di uscita recentissima per la band californiana, duo che definirei, soprattutto dopo aver ascoltato e ri-ascoltato il loro secondo lavoro, confusionario. Non fraintendetemi, la confusione deriva dal mix con cui è concepito "Father, Son, Holy Ghost", letale al punto da non farmi capire cosa stessi realmente ascoltando.
Honey Bunny, prima track, che avevo erroneamente snobbato al primo ascolto, ti getta invece in un vortice di allegria psichedelica e multicolor tale da far rimanere in testa quel "you'll be the girl that I love" piuttosto freak ed un po' anni '70. Un'allegria contagiosa ma non superficiale.



Non starò ad elencarvi uno per una i pregi ed i difetti (seppur pochi) di ogni singola canzone, non sono assolutamente all'altezza nè, tantomento, un critico e/o intenditore di musica. Io ascolto e suggerisco ciò che mi piace, cercando di trasmettere quel che mi è arrivato (espressione molto da X-Factor e me ne scuso) nella speranza di trovare qualcun altro con cui poter discutere, accettando le sempre apprezzate critiche.
Detto questo, sarà che mi piace un casino David Bowie, sarà che mi ricordano un po' i Pink Floyd, sarà che Vomit è fantastica. Sarà che è diventata la mia canzone più ascoltata del momento. Sarà che mi mette una tranquillità totale. Sarà che non c'entra un cazzo con il resto. Sarà, certo, sarà per questo che non posso fare a meno di linkare il video qua sotto.
E nessuno provi a dirmi "so boring", una carezza simile l'ho ricevuta solo da Hurt by Johnny Cash.



Come dicevo, è tutto un casino. Il loro primo album, Album, appunto, si fa ascoltare tradendo una sorta di linea comune, dritta. Una identità, celata, ma che si fa sentire.
Il secondo è invece una linea curva, impazzita al punto da andare dove cazzo le pare, spero di essermi spiegato.
Se così non fosse prendete Album e Father, Son, Holy Ghost, cacciateli in una qualsiasi cosa che li riproduca ed ascoltate.
Il loro genere? Indie? Bah, ci sta se crediamo nelle classificazioni come scatole chiuse, ma loro sono molto al limite se addirittura non in un mix di limiti con altre caterie. Secondo me ci sta invece dire che i Girls sono una cosa nuova. Punto.
Inconfondibili. Una volta in testa, mandando in random l'iPod, partito un loro pezzo non potrete fare altro che dire: "toh, i Girls!"

martedì 25 ottobre 2011

Ipse dixit


"esclusi i presenti mi rendo conto che odio troppa gente!"

(my name is nick)


Riteniamoci fortunati allora..

lunedì 24 ottobre 2011

This must be the place


Ho impiegato più di qualche giorno prima di scrivere queste due righe.
Mi è servito per rifletterci un po' su e per decidere quanto scriverci. Poco.
A chi mi chiede com'è, se è da vedere, da evitare o altro, rispondo dopo qualche secondo di silenzio iniziale.
Devo pensare.
Il film è oggettivamente bello, sfido chiunque a dire il contrario.
Fotografia da paura, alcune battute da paura, Sean Penn da paura.
Poco da dire, la storia riesce a commuovere, far ridere e far riflettere. Insomma, un frullato di generi che succhiato dalla cannuccia ti fa assaporare il piacere di averlo visto.
Ma allora perché uscito dal cinema ero piuttosto dubbioso?
Perchè, a mio parere, se non ci si ripensa si perde per strada qualcosa, ha il "difetto" di non colpire nel centro subito. Non intendo dire che non lo si capisce; pur avendo ancora adesso dubbi, dove vuole portare è chiaro. E', a parer mio, un film che non "sveglia" l'osservatore medio. Necessita una seconda visione.
Com'è oggettivamente bello, è, però, altrettanto oggettivamente lento. Ed io detesto i film lenti (tutti quelli a cui parlo di Barry Lyndon si ostinano a dire che è un capolavoro, io l'ho trovato una grandissima rottura di coglioni. Chiudo la digressione).
Ok, con un personaggio del genere non ci si può aspettare un film che tenga attaccati alla sedia. Non ci sono praticamente scene d'azione e la comicità è di alto livello, ma sottile e "sussurrata". Chayenne è sostanzialmente alla ricerca di sè stesso. E chi cerca sè stesso - il più delle volte - pensa, è introspettivo, ed è, magari inconsciamente, mosso dalla volontà di trovare quell'interruttore che accenda la luce.
Forse è per questo che lì per lì, dopo averlo visto, ero scettico. Non sapendo l'io del personaggio avevo aspettative differenti. Errore mio.
Ad ogni modo, per chi ha letto la trama, l'interruttore di cui sopra è il padre, che porterà Chayenne a compiere un viaggio (on the road) nel quale cozzerà contro le più differenti persone, per trovare infine la forza di azionare il pulsante ed illuminare quel presente che, col passare del tempo, è necessariamente cambiato.
Ritornando alla domanda: è da vedere?
Rispondo: assolutamente si, aspettandosi di rimanere - per un po' - dubbiosi.
Da lapidare il doppiatore di Sean Penn.

- "Dai, suona This must be the place degli Arcade Fire".
- "No, This must be the place la cantano i Talkin Heads".
- "???".

Questo video (qualità così così ma non ho trovato altro, sorry) crea ancor più confusione.


domenica 23 ottobre 2011

Un istante o poco meno

Un momento, un attimo, un istante. E' impercettibile il tempo che divide la luce dal buio. Da quel buio che acceca da quanto è scuro, da quel buio che riempirà gli occhi di nero per l'eternità.
Off.
Mai più certe parole, mai più certi espressioni, mai più certi discorsi. Tutto è appeso a quel maledetto filo sottile, a quell'interruttore che si aziona una sola volta, e basta. Tutto sfuma, solo i ricordi tengono in vita. Quei ricordi che non durano in eterno, quei ricordi che prima o poi svaniscono, si dissolvono come quell'istante passato, e poi di nuovo buio.
Più ci ripenso più ritengo che non sia giusto andarsene così, incoscienti della fine. Ma se anche non fosse giusto, alla fine cosa cambierebbe?
Ho paura di essere dimenticato. Di galleggiare per un po' e poi sparire, definitivamente.
In pochi hanno avuto la possibilità di transitare ed essere ricordati. Per sempre.
Quante cose tu raccoglierai, e quante te ne lascerai, lungo tutta la strada che percorrerai? [cit.]
Quanti annegati in thailandia e quanti sotto le macerie turche sono solo un numero, seppur grande ben presto dimenticato, come accaduto a tanti.
Qualcun altro, forse, avrà più fortuna.
Ho letto e visto decisamente troppo, per oggi.


Dimenticavo, ciao Sic!
Qualcuno a cui insegnare a sgasare, dove stai andando, lo troverai sicuramente. Buon viaggio.


sabato 22 ottobre 2011

Vorrei essere qui..

















E, invece, sono qui..


















FAIL!


La prima foto non é casuale..mi piacerebbe visitare il Brasile in lungo e in largo a chi non piacerebbe direte voi, ma a me ultimamente è venuto il desiderio di farlo, non è mai stato ai primi posti della mia classifica dei viaggi da fare o, meglio, dei viaggi che vorrei fare..se solo avessi tempo, ma soprattutto soldi..

Ecco, i viaggi sono il primo motivo per cui vorrei, non dico diventare ricca, ma avere una stabilità economica che mi permetta di essere fuori casa ogni week end, per non parlare dei 2 (?) no, facciamo 3 grandi viaggi che farei durante l'anno, delegando l'intera organizzazione ad un'agenzia di viaggi fidata senza dover cercare l'offerta migliore su internet con il dito pronto a cliccare per aggiudicarsi il last minute più conveniente se non il last second dei last second!

E poi..per avere la casa dei miei sogni! Il secondo buon motivo per spendere soldi..
In una bella zona della mia città, con un terrazzo enorme per poter ogni sera d'estate invitare gli amici..e in inverno? Tutti nel salone riscaldato dal camino..
Nulla nell'arredamento della casa sarebbe lasciato al caso, ogni dettaglio ricercato per renderla il più accogliente possibile e, soprattutto, mia.

ah..come amo sognare ad occhi aperti!

..e lo shopping?
No, lo shopping é bello a qualsiasi prezzo..se accompagnato dal buon gusto..

giovedì 20 ottobre 2011

Ipse dixit di un pomeriggio studioso..

Luogo: biblioteca.

My name is nick: "modi di estinzione delle obbligazioni?"

Domanda così a caso, a tradimento direi..stavamo studiando tutt'altro..

Silenzio.

My name is nick: "la confusione non vi dice nulla?"


Madda: "sì, quella che abbiamo in testa!"


No maaa..siamo messi bene..

mercoledì 19 ottobre 2011

Stiamo andando a puttane...

E’ uno slogan forte, secco, efficace. Lo si leggeva su uno degli striscioni che aprivano il corteo della manifestazione di Roma. La mia riflessione parte da qui.


Non è più fiero sarcasmo o provocazione di una minoranza insoddisfatta e indispettita che reagisce alle più o meno gravi mancanze di un Presidente del Consiglio mai così privo di limiti e moralità. Non è più contrapposizione esasperata al simbolo di un partito e di una società che si svuota di contenuti per vivere degli allori dell’apparenza. Non è più presa di distanza da gesti di dubbia opportunità che fanno il giro del mondo o indignazione davanti a scandali politici ridotti a notizia da rotocalco o – o peggio – da talk show con tanto di opinionisti dall’italiano sgrammaticato e l’insulto facile. Non è più la protesta della gente di sinistra che mal sopporta la politica dominata dall’egocentrismo e dalla brame di affermazione individuale.

Non è più tutto questo, o almeno non è più solo questo. E’ qualcosa di più e di peggio. E’ l’amara presa di coscienza di un numero sempre crescente di persone, il grido di rabbia mista a rassegnazione di una moltitudine stanca e irritata da continue prese in giro, il fastidio trasversale verso una politica degradata e in continua discesa. E’ la paura per una situazione di crisi economica reale, evidente, eppure negata da chi siede in Parlamento, nascosta da finti sorrisi e da false rassicurazioni. E’ il senso di smarrimento di chi ha perso la fiducia in chi governa e di chi non può riporla in chi si limita ad inveire senza fare opposizione. E’ la consapevolezza di non avere una guida sicura e la mancanza di un’alternativa cui aggrapparsi, con giusta convinzione. E’ l’indignazione di un popolo, che fa sentire la propria voce, che chiede l’avvento di una nuova democrazia.

E’ da qui che deve (ri)partire la sinistra. Deve prendere coraggio e assumersi le responsabilità che rifugge, mascherandosi dietro ad una semplice richiesta di dimissioni (che pure sarebbero doverose). Deve liberarsi di volti noti che hanno fatto il loro tempo e di voci già sentite mille volte e foriere soltanto di banalità. Deve dimostrare di volere fortemente il Governo, deve essere portatrice di idee di ripresa, deve parlare alla gente e non per mezzo della gente. E’ il momento di agire e di reagire, con personalità nuove e credibili. Deve essere un’opposizione attiva e costruttiva, deve meritare la fiducia di chi è stanco di lottare contro i mulini a vento, vedendo i propri ideali calpestati alla bene e meglio.

Deve proporsi ed essere all’altezza. La disponibilità al cambiamento c’è, bisogna solo saperla sfruttare. Ma velocemente, prima che l’indignazione sfoci in odio e l’odio generi violenza.

martedì 18 ottobre 2011

Osservatori incoscienti

Questo post interesserà a pochissime persone.
Non importa, mi sentivo in dovere di scriverlo comunque.

COMUNICATO STAMPA
"Il Genoa Cricket and Football Club è lieto di annunciare di aver raggiunto un accordo di collaborazione per le prossime stagioni con due dei migliori osservatori a livello internazionale che il mercato potesse offrire.
Si è ritenuto opportuno non svelare immediatamente i nominativi degli stessi, certi che il loro operato parlasse per loro.
E' con estremo piacere che vengono oggi presentati Mr. Magoo ed il Rag. Filini.
Certi di aver compiuto un ulteriore salto di qualità, questa Società porge un sentito "in bocca al lupo" ai due nuovi arrivati, affinchè possano svolgere l'incarico affidato con la professionalità loro riconosciuta."

Di seguito il profilo dei due.

Mr. Magoo intento a fornire le prime indicazioni di mercato.
(Foto tratta da http://www.seeklogo.com/mr-magoo-logo-95518.html)

Il Rag. Filini sorpreso dalle ultime eccellenti prestazioni di Pratto.
(foto tratta da http://gazzaspace.gazzetta.it/gruppi/altro/il-mitico-fantozzi-e-paolo-villaggio/media/id/536840)

lunedì 17 ottobre 2011

And the Brit Pop is... dead.

Premesso che il gruppo brit pop del momento sono i genovesissimi BrickLane, già pubblicizzati qui e qui, con il presente post mi vedrete esprimere giudizi negativi sui fratelloni per eccellenza del palcoscenico british: i Gallaghers.
Non mi dilungherò ed arriverò subito al nocciolo della questione.
Diciamolo pure, ultimamente ci hanno rotto alquanto i coglioni. Le loro scenate ai tempi degli Oasis, il loro "mollo io, no molli tu", i loro interminabili silenzi, tutto ha fatto comunque sì che nonostante il calo di qualità dei più recenti dischi le vendite restassero a livelli decenti (tutto quello che scrivo e dirò è frutto di opinione personale e potrà essere utilizzato contro di me).
C'è da dire che i fans erano forse più preoccupati dal non sentirli più ed avere in casa il loro ultimo prodotto (un po' come ho fatto io con "Machina" degli Smashing Pumpkins), piuttosto che dal contenuto del dischetto di policarbonato cum metallo che sarebbero andati ad inserire nel lettore cd. Amen.
Detto ciò, evidentemente arrivati al punto di non ritorno, hanno deciso di fare il grande passo (al contrario). Il loro definitivo (?) scioglimento è stato qualcosa di ancor più dannoso del loro recente passato.
Da questa scissione ne sono usciti fuori due abomini, due metà incomplete ed aberranti: i Beady Eye, prima, ed un solista Noel Gallagher (con il suo Noel Gallagher's High Flying Birds), poi.
Riporto la risposta data a chi davanti a me ha manifestato un interesse per entrambi: terrifying.
Sulla scia della mia passione - mai approfondita a dovere - per gli Oasis (vi dico solo che da piccolo avevo chiesto ai miei la cassetta di Be Here Now e mi è arrivato Pop degli U2), ho preso il cd dei Beady Eye. Al primo ascolto mi è parso insentibile (tranne l'orecchiabilissima in quanto commerciale, The Roller), al secondo ancora insentibile, del terzo non so dare giudizio in quanto alla quinta traccia ho tolto le cuffie per sfinimento.
Con Noel, invece, ho maggiore diffidenza, devo ancora comprenderlo al meglio ferma la mia momentanea ed assoluta non approvazione; magari aggiornerò il post quando avrò la giusta cognizione.
Pensando e ripensando sono arrivato alla conclusione che l'unica possibile via d'uscita per tamponare questa tragica situazione ("approvazione", "cognizione", "conclusione", "situazione" ed il prossimo "canzone" così ravvicinati credo non facciano bene all'italiano) è chiedere ad Elio, tra un Cinar ed una puntata di X-Factor, di scrivere una canzone stile "Litfiba tornate insieme", purtroppo con loro ha funzionato, sia mai che.


domenica 16 ottobre 2011

Torta al cioccolato con mandorle

La domenica sera é per noi un pranzo di natale..tutta la famiglia riunita attorno alle leccornie della mamma che dalle 9 della mattina é già lì che cucina!
Nel pomeriggio le ho dato una mano a fare questa semplice ma gustosa torta..

Livello di difficoltà: -se ci riesce mia sorella..-

INGREDIENTI:

- 250 gr di farina;
- 200 gr di zucchero;
- 2 uova;
- 1 tavoletta di cioccolato fondente;
- 50 gr. di burro;
- 1 bustina di lievito vanigliato;
- 1 bicchiere di latte;
- 100 gr. di mandorle.

Lavorate le uova con lo zucchero. Aggiungete la farina e il burro fuso.
Aggiungete il lievito sciolto nel bicchiere di latte.
Tagliate grossolanamente le mandorle e aggiugetele al composto.
Fate sciogliere a bagno maria il cioccolato e, una volta raffreddato, unitelo all'impasto.
Lavorate il tutto fino ad ottenere un imposto omogeneo.

Mettetelo in un tegame ricoperto da carta forno e fate cuocere per 30 minuti a 180 gradi.

Buon appetito!




giovedì 13 ottobre 2011

Compagni di scuola - Atto II

Si replica.
L'appello, questa volta, vede segnarsi un bel +2, ma anche registrarsi (causa colite fulminante e prontamente soccorsa) un triste -1 rispetto alla prima "lezione". Recupero.
Nel +2, però, siamo riusciti a ritrovare chi ormai considera Genova, e l'Italia, semplice meta di vacanza, pronto al più presto a tornarsene in quella che - per sua stessa ammissione - è "casa mia" (cioè sua, sua di lui, dai su, ci siamo capiti): l'Australia.
Se penso che io non riuscirei ad andarmene da Genova rabbrividisco.
Le compagne di scuola non aspettavano altro che vedere com'è "diventato" il bel straniero, anche se si erano già fatte molto più di un'idea grazie al social network per eccellenza.
Soddisfatte? Beh, io non posso di certo rispondere.
Ah, già, manca ancora il tanto richiesto alunno B. (che così chiamato sembra tanto il nome che danno a quei test di laboratorio), si pronunceranno una volta ri-visto pure lui, se mai verrà.
S., fatti una ragione, io e te non bastiamo.
Altra serata che scorre via piacevole. Ormai c'è più confidenza, si è tornati a conoscersi quel tanto che basta per evitare imbarazzanti momenti vuoti, di quelli da rompersi necessariamente con un "vabbè" di circostanza.
Ritornano e vengono ri-approfondite vecchie questioni.
Una su tutte deve essere risolta: la questione fidanzamenti. Emergono sconcertanti rivelazioni e si scopre per qualcuna l'altarino della fantomatica "bicicletta di campagna" [rectius: "bicicletta del paese"], termine un poco volgare ma che rende subito l'idea (non avete capito?!).
Risata generale ed alcune facce che si colorano via via di rosso.
Si ricompone tutto (s)parlando degli assenti. I livelli di acidità su chi ha snobbato queste serate sono ai massimi storici. Giusto così.
Terminata la cena c'è chi, stanco (per l'ormai età avanza) decide di tornarsene a casa, chi dopo due passi perde in bello stile Cenerentola la sua scarpetta (o parte di essa) e chi ritiene opportuno chiudere la serata con qualcos'altro da bere e due chiacchiere da fare.
Tra un Talisker, qualche Matusalem(me) ed un paio di birre - da veri intenditori - chi resta prosegue (come prima) nello sparare una indefinita quantità di cagate come se nulla fosse, come se tutto fosse normale, come se si fosse una compagnia che sta insieme (quasi) da sempre.
Toc toc sulla spalla. Il proprietario del locale ci avverte della chiusura.
Un po' di pioggia ci sta.
Tempo volato.

Non c'è il due senza il tre.

Devo pubblicare due foto (evitando con maestria quelle compromettenti) perché the australian boy se n'è andato appena arrivata "Cenerentola", non saremmo stati al completo.


- Scusa, puoi mica farci una foto?
- Ok (un poco americanizzato).
- Thank you guy!
A buon intenditor.


Per chi si fosse perso il primo atto clicchi qui.
Che da "Compagni di scuola" non cambi il titolo in "Amici miei"? Mah, che serà serà.

mercoledì 12 ottobre 2011

SciliVoti?

Tutti i telegiornali ieri ne han parlato, tutti i giornali oggi ne scrivono.
In sintesi: ieri il Governo è stato battuto alla Camera - con un pareggione - sul voto inerente il Rendiconto generale dello Stato. Non proprio quisquiglie, insomma, considerando che "soldi" e "momento economico attuale" non si trovano più molto in sintonia.
Detto questo, e tralasciando le cose serie, i retroscena sono sempre forieri di esilaranti affermazioni; il più delle volte giustificazioni su assenze e/o imprevisti.
Ciò che più mi ha colpito è stato quanto detto da uno dei tanti assenti, Domenico Scilipoti. Si, proprio lui, il salvatore della patria centrodestrista col suo Movimento di Responsabilità Nazionale, "acquistato" unicamente - penso io - per consentire alla maggioranza di avere un numero di voti un po' più che sufficiente. Obiettivo centrato, direi!


Ripropongo la geniale dichiarazione: 

"i capigruppo della maggioranza non potevano farmi una telefonatina e avvertirmi che il governo rischiava di sprofondare?"
(fonte Corriere della sera dove potrete trovare l'intervista completa) 

Certo caro Scilli, avrebbero anche potuto, ma mi chiedo una cosa: tu che sei Parlamentare, non sai che alle votazione, generalmente, si deve essere presenti e votare?
A prescindere da questo, magari avevi un impegno. Dov'eri ieri all'ora del voto? Non è che avevi un (il)legittimo impedimento essendo all'interno di un Palazzo di Giustizia - precisamente a Messina - a render conto ad un Giudice di qualcosa che ti è stato addebitato?
E comunque, chi ti dice che qualcuno non stava effettivamente provando a chiamarti?



O forse, letta l'intera intervista, gli starà gridando: irresponsabile!

martedì 11 ottobre 2011

Amore sincero

(dal titolo potrebbe sembrare un post romantico, magari dedicato a qualcuno. Lasciate ogni speranza o voi che leggete)

Uscendo da scuola (forense, meglio specificare) un mio amico canticchia, stonando, questo motivetto:

"ti amo quando sono sbronzo, ti amo di più, quando io sono ubriaco, mi piaci di più".

Si gira poi verso di me chiedendomi: "la conosci?"
La conosco?! Sgrano gli occhi a mò di porca troia [cit.] e gli dico: "ma se ti ho iniziato io ai Derozer?!".
Esatto, i Derozer, gruppo punk veneto che ha accompagnato la mia crescita ed al quale sono molto "devoto".
Le loro voci grezze armonizzate da coretti da finti eunuchi mi han sempre fatto morire.
Di gruppi punk-rock-ska italiani ne ho ascoltati un pò, ma loro per me sono il gotha.
Quando ho visto che avrebbero suonato al Goa Boa a Genova nel 2003, nell'indifferenza e stupore dei miei amici sono partito solo per loro. Suonavano alle 18 e la guest, alle 21, erano i Tiromancino. Du cojoni. Derozer a vita. Ascoltati i loro 40 minuti scarsi me ne sono andato, beato.
Ho consumato totalmente i loro "Bar" ed "Alla nostra età", un po' meno, devo ammetterlo, "Mondo perfetto".
Di pezzi incredibili potrei citarne mille, ascoltateli e ditemeli voi. Vi ricordo solo la famosissima e citata "Branca Day" (se non la conoscete muovetevi ad ascoltarla, giusto per sana cultura personale), cantata a squarciagola in macchina in compagnia di pazzi amici, dove a turno c'era chi faceva la voce e chi i cori.
Beh, ogni volta che li ascolto è un tuffo nei miei 16 anni. Un tuffo nel ricordo di un amaro terrificante: il Brancamenta!!
Vi voglio proporre "Amore Sincero", scusate per la qualità e l'assolutamente inappropriato fermo immagine.
Close your eyes and listen.

lunedì 10 ottobre 2011

Pensieri qua e pensieri là..

Prima settimana di studio passata..si inizia con la seconda..solo?!a me sembra un'eternità..sarà che il passaggio dalla pratica alla teoria é stato traumatico..sarà che ancora non ho capito come organizzare lo studio..sarà che continuo a comprare libri che non so neanche quanto mi saranno utili..sarà che studiare in buona compagnia fa passare il tempo più velocemente..sarà..

Week end trascorso tranquillamente..ieri su Genova c'era un cielo di un azzurro imbarazzante! Approfittando dei negozi aperti in centro ho fatto un giro con F. e T..ma non ho trovato nulla che mi piacesse..però quante risate con quelle due matte!
Mi ci voleva un pomeriggio così..

Finalmente l'aria inizia ad essere frizzante e ieri sera mio padre ha acceso il camino per fare le caldarroste..sì, é ufficialmente autunno!

Quindi devo fare il cambio dell'armadio (ho detto la stessa cosa a marzo)..

Ci sono un sacco di libri, questa volta da leggere e non da studiare, che voglio comprare!

Voglio andare al cinema a vedere carnage, ma come fa a far tutto e poi ho sentito alla radio che é uscito Jane Eyre.
Ah, Jane Eyre! La storia d'amore più bella di tutti i tempi..mi é venuta voglia di rileggerlo..lo comprerò!

Quanti pensieri in questa testa..

E poi, niente..vorrei parlarvi della serata di venerdì.

L'intenzone era quella quando ho iniziato a scrivere questo post.

Vorrei provare a descrivervi quanto sono stata bene..

Ma é impossibile.

Prima o poi magari..

domenica 9 ottobre 2011

Carnage (di Roman Polanski)


Fuori dal cinema incontro un'amica con una sua amica.
Rispondo alla mia amica che mi chiede cosa vado a vedere con un "Carnage" dall'inglese perfetto. Mi "rimprovera" la sua amica - mai vista - correggendomi subito l'accento e spoilerandomi parte del film (cosa che io non farò): "guarda che è francese, è la trasposizione cinematografica di una piece teatrale francese, appunto".
Mi scuso per l'ignoranza.
Entro in sala, posto appena davanti al condizionatore che, con estrema gentilezza, mi accarezza il collo con quel suo delicato vento freddo. Ne uscirò bloccato. Vabbè.
Vi rivelerò, comunque, che credo di aver visto una delle commedie più interessanti e divertenti degli ultimi anni.
Premettendo che adoro Christoph Waltz, la sua interpretazione è stata assolutamente esemplare, magnifica.
A ruota quella degli altri: Kate Winslet, Jodie Foster e lo sconosciuto - per me - John Reilly.
La trama è più o meno la seguente (per averla più completa e dettagliata visitate un qualunque sito di cinema): una borghese famiglia americana (Foster - Reilly) incontra una agiata famiglia americana (Winslet - Waltz) per discutere di come sia stato possibile che il figlio di quest'ultima abbia colpito al volto il figlio della prima "armato" di un bastone di legno.
Famiglie all'apparenza solide, convinte dei loro principi e fedeli alle proprie convinzioni che si snocciolano a colpi di frecciate, non tra qualche assordante indifferenza, opinioni di vita e modelli di educazione, tutti rigorosamente giusti, per loro. La situazione degenera a breve facendo emergere quell'"io" del tutto differente da quella che è, in realtà, la loro costruita facciata.
Diventerà, ben presto, un carnaio.
Come detto film che consiglio. Breve, a suo modo frizzante, mai banale. Ne sono rimasto sufficientemente entusiasta e sono uscito dal cinema con questo interrogativo: conosco veramente chi mi sta attorno?

venerdì 7 ottobre 2011

E che Giustizia sia!


Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere questo post, giusto il tempo di avere la mente un po' più fredda. Nonostante ciò, la mia disapprovazione non è scesa.
Continuo proprio a non capire tutto questo violento giustizialismo. La ricerca frenetica di un capro espiatorio, di un chicchessia da buttare sullo schermo in pasto alle masse, a discapito dei più banali principi di legge e di buon senso.
Scusate se posso risultare noioso, ma ricordo che l'applicazione della legge - la Giustizia, insomma - è potere affidato dalla Costituzione (sì, proprio lei, la tanto osannata Costituzione, sempre pronta ad essere invocata quando se ne sente bisogno, e prontamente dimenticata quando - giustamente - si frappone al proprio pensiero) ai Giudici - imparziali - e non alle masse, a mia nonna che guarda la tv o al primo che attraversa la strada.
Il Giudice conosce del fatto e conosce quali sono le conseguenze di quel fatto. Il popolo può conoscere le conseguenze di un fatto, ma non può conoscere - come lo conosce il Giudice - QUEL fatto.
Sentire dire "è stato sicuramente lui/lei, chi altri poteva essere?", oppure "è senza dubbio colpevole", sono frasi che mi fanno rabbrividire. Cosa ne sa la gente? Era sul luogo del delitto?
Forse, e contraddicendosi, non sa che il dubbio non porta alla condanna.
Un imputato viene condannato se "fuori da ogni ragionevole dubbio" un Giudice lo ritiene colpevole. Se questo dubbio vi è l'imputato NON è colpevole. Il nostro ordinamento penale, giustamente, fa proprio quel semplicissimo principio che recita così: "nel dubbio pro reo".
Come possono rotondi conduttori (la cui prima affermazione rivolta all'inviata dopo la recente eclatante assoluzione è stata: "vai a sentire l'umore della folla, cosa dice la folla?!") e plastificati programmi continuare a proporre massacri mediatici fondati sul nulla (dove il contrario di nulla chiamasi sentenza)?
Sapere l'umore della folla? Ma la folla dovrebbe essere contenta di sapere che una persona è stata dichiarata innocente. La giustizia, certo, c'è bisogno di giustizia. Ma di vera Giustizia, non di spettacolo, non di show.
Si può essere non soddisfatti dell'operato dell'accusa non perché qualcuno è stato dichiarato innocente, ma perché non è stato trovato il vero colpevole.
Mi rattrista questo popolano perbenismo mascherato da giustizia con la G rigorosamente minuscola.

giovedì 6 ottobre 2011

Ipse dixit (in onore del grandissimo Timossi)

Ore 17.35, entro al Consiglio dell'Ordine per sostenere il colloquio di fine pratica (da cui dovrebbe emergere se il praticante ha effettivamente svolto la pratica o il tutto è stato, per così dire, fittizio).
Io ed il mio dominus (termine raccapricciante) veniamo fatti accomodare nella stanza del Consigliere preposto alla mia "interrogazione".
Durata presunta: 10 minuti.

Inizio.
C: "In che studio fa la pratica?".
M: "Dall'Avv. G. Timossi".

"Ah, sei da Timossi? Per me va benissimo così, positivo"

Fine.

Durata effettiva 28 secondi.
Dovete sapere che l'AVV. è un veterano del Tribunale coi suoi quasi 90 anni, evidentemente conosciuto o ricordato dai più.
Beh, che dire, grazie Timmy per la scampata rottura di balle.

Regole ed eccezioni

Ricordate la mia amica Federica, la saggia Federica?! Lei che ci ha fatto riflettere sulla regola se non si fa sentire é perchè non gli piaci abbastanza..

Bene.

Dopo quella piacevole serata, e quando sembrava essersi convinta della mia teoria per cui il numero di sms giornalieri che ricevi dal ragazzo che stai frequentando non é il giusto criterio per valutare quanto gli interessi, lui inizia a farsi sentire sempre meno per poi sparire nel nulla.

Questa é la regola.

Nessuna conseguenza negativa comunque dato che anche l'interesse di lei nel frattempo si era affievolito.

Poi c'é la mia amica C. che una domenica pomeriggio mi scrive che in serata si sarebbe vista con un ragazzo.

Il giorno dopo ci sentiamo e mi dice che la serata é passata piacevolmente e che é stata bene..

..ed io inizio ad avere gli occhi a cuoricino anche perché tutto é successo non in una domenica qualunque per me..

Qualche giorno dopo mi scrive: "domani dovremmo vederci per un aperitivo, gli scrivo un sms e mi risponde me ne sono dimenticato!ma é già giovedì?!"

Ora:

- te ne sei dimenticato, può succedere (non é vero), magari é un periodo stressante per te e hai una particolare carenza di fosforo, ma perché rendermene partecipe? che poi verba volant, scripta manent bello mio e se tu e la mia amica vi sposerete quel messaggio ti verrà più e più volte rinfacciato..anche da me oltretutto..eh eh..

- non vuoi vedermi domani sera?ok, ma la cara e vecchia balla dell'impegno sbucato all'improvviso è passato di moda per te?lo trovi poco originale?

Alla domanda della mia amica: "quindi?!" segue il nulla.

Questa é la regola e un esempio di cafonaggine a mio parere!

E anche in questo caso, ci tengo a precisarlo, nessuna conseguenza negativa.

Io sono la regola, lo ammetto.

Ma l'eccezione che conferma la regola, a questo punto, esiste???

martedì 4 ottobre 2011

#vascomerda

Caro Vasco, hai fatto proprio una cazzata.
E te lo dice uno al quale, come scritto qui, non eri proprio indifferente.
Ma ora basta.
Ho speso i miei primi risparmi e qualche paghetta per comprare quelle cagate dei tuoi ultimi dischi. Ti servivano soldi? Bastava dirlo, nel mio piccolo ti avrei dato qualcosa senza pretendere niente, un po' come si fa con quegli ambulanti di colore che fuori dalla Feltrinelli ti vogliono a tutti i costi vendere quel cazzo di elefantino. Non lo voglio l'elefantino! Col senno di poi avrei dovuto dire al mio rivenditore di dischi di fiducia: "guarda, tieniti i soldi ma non darmi nulla, piuttosto un Greatest Hits di Gianni Drudi".
Montar su tutto sto casino con nonciclopedia per della semplice ironia?! Ma dai.
E Berlusconi cosa dovrebbe fare? Far chiudere l'Italia? Ah, beh, lo sta facendo, è vero, ma non è questo il punto. Anche lui non se la ride molto alle battute di Vauro, ma mica poi sguinzaglia il fedele Ghedini (idolo!), dello studio Longo-Ghedini.
In conclusione, ripropongo qui l'hashtag più popolare del momento #vascomerda. Te lo meriti tutto.
Ed ora manda pure i tuoi legali a mordermi le caviglie, non ho paura, il mio Avv. Boh! mi difenderà in maniera eccellente, ooooh, cazzo ho dimenticato la "B".
E se poi vai a giustificarti spiagnuccolando le tue ragioni a Red Ronnie (?!), un secondo #vascomerda non te lo leva nessuno.
Ciao, sai cosa ti dico? Ciao!

lunedì 3 ottobre 2011

Pensamento tão livre quanto o céu..

Domenica 2 ottobre.

Un sole che neanche a luglio.

Un cielo azzurro che ispira serenità.

Terrazzo, buona musica, riviste e libro.

30 gradi circa ed io ho voglia di caldarroste!

Non ho mai fatto segreto del mio amore spassionato per l'inverno e per il freddo che porta con sé però devo farvi una confessione: la bella stagione che tarda ad andarsene é una medicina per la mia anima e il mio umore!

E poi é davvero piacevole avere questo bel sole a colorare la mia nuova vita..

Secondo me l'estate, nonostante il nostro rapporto conflittuale, mi sta facendo un regalo..mi sta dando la possibilità di recuperare tutto il tempo perso di giugno e luglio quando vivevo per forza di inerzia..ed io, questo regalo, me lo godo tutto!

..e mi riascolto quella che é stata la canzone della mia estate..




(Maria Gadù - Shimbalaiê)

domenica 2 ottobre 2011

Ardeche (parte seconda)


[continua da qui]

Le disavventure, tuttavia, non erano finite ed il peggio, per noi, doveva ancora arrivare.
Ammetto che quando ho visto la velocità con cui il fiume scendeva a valle, un po’ mi sono cagato sotto. Non tanto per un eventuale ribaltamento, quanto per le conseguenze sul morale della mia partner.
Detto ciò, la facilità con la quale la rapida ha divorato la nostra canoa, e noi, è stata allarmante.
La Iaia è finita quasi a valle, io, poco sopra, guardavo mestamente la canoa bloccata da una roccia ed un barilotto accompagnato mano nella mano dall’acqua (s)corrente.
Le operazioni di salvataggio sono state, nel loro piccolo, eroiche.
Il Gatto sembrava più un orso bruno alla caccia del salmone che risale la corrente, comunque grande.


Ripresa la marcia ci accorgiamo che qualcosa non va, e a dire il vero già non andava. La canoa “tendeva” da un lato e la fatica per farla restare dritta è stata fin da subito tanta.
Ci fermiamo a bordo fiume per controllare.
Una falla lunga mezzo metro sorrideva alla chiglia, con conseguente imbarcamento d’acqua.
Siamo stati boicottati, ora si spiega tutto! Eravamo temuti e siamo stati abbattuti. I bookmakers, infatti, ci davano tra i favoriti per la vittoria finale. Mezzucci riprovevoli.
Ad ogni modo, per la gioia di tutti, "ecco appare un camping" (immaginate gli 883 in "Rotta per casa di Dio", simile).
All’intervallo la situazione ribaltoni era la seguente:

Primi: pari merito Iaia-Me con due ribaltate (escludo lo speronamento per causa non imputabile) e Save-Andre;
Secondi: con zero ribaltate tutti gli altri. Maledetti.

Ed eccoci all’ulteriore problema: come costruire la tenda avendo perso i “sostegni”?
Allora, il gruppo era composto da 4 ingegneri (di cui 2 edili) e nessuno di loro è riuscito a proporre un’idea decente. Per fortuna che l’inventiva di Fillo e Fabio, e la magnanimità del Gatto, hanno fatto sì che si costruisse una tenda simil STEALTH.


Forma affusolata, bassissima, con un ingresso dal quale neppure il campione mondiale di limbo sarebbe mai entrato.
Accampatici, la serata è proseguita con una meritata grigliatona di carne.
Peccato che “pronta la brace pronto il temporale”.
Già la prima bisteccona è stata servita non con ketchup o maionese, bensì con la specialità del luogo: “ramate d’acqua”. Abbiamo mangiato un po’ come i naufraghi dell’isola dei famosi (e di ciò - sia ben chiaro - non mi vanto), seduti ad un tavolino sotto un telone sorretto dalle nostre stesse teste. Un bijoux.
Detto ciò, la notte è comunque trascorsa tranquilla, senza“scricchiolii” vicini, accompagnata solo dallo scrosciare dell’acqua sulla nostra tenda.
Mattino seguente, tempo decisamente di merda.
Nuvoloso, uggioso, piovigginoso ma, soprattutto, freddo.
Il cammino verso la meta non è poi così lungo, o almeno così lungo non appare sulla cartina appiccicata al barilotto.
Rapide e ancora rapide.
Il morale della canoa Iaia-me è ottimo, ormai convinti e pronti ad un pressoché certo ribaltamento, pagaiamo con vigore sia in acqua ferma che in acqua movimentata, scoprendo che se non ci avessero boicottato con la canoa spezzata, forse, saremmo ancora a 0 ribaltate.
Rapida dopo rapida stupiamo tutti con uno stile ed una classe senza eguali, arrivando asciutti, anche se distrutti, all’arrivo.
Esperienza incredibile, a tratti devo ammettere noiosa perché pagaiare venti minuti in acque lente era faticoso e snervante. Sembrava di non arrivare mai; certo, eravamo circondati da paesaggi stupendi, però, paradossalmente, avrei preferito qualche rapida in più (soprattutto il secondo giorno, quando ormai eravamo imbattibili).
Nel complesso, comunque, 10+ come il pollo AIA, da riproporre magari in un luogo più vicino.

Ah, dimenticavo la classifica finale:
Primo posto: tre ribaltamenti per la coppia Save-Andre.
Secondo posto: con due ribaltamenti Iaia-me (più lo speronamento dei transalpini).
Terzo posto: a pari merito con un ribaltamento Gatto-Cami (che, nel dubbio se superare una roccia a destra o a sinistra hanno deciso di finirci dentro con una manovra impeccabile in pieno stile “dove vado, vado") e Giuse-Carlotta (ignote le cause del ribaltamento).
Ultimi: con 0 ribaltate, i canoisti per eccellenza Fillo-Fabio.