domenica 23 ottobre 2011

Un istante o poco meno

Un momento, un attimo, un istante. E' impercettibile il tempo che divide la luce dal buio. Da quel buio che acceca da quanto è scuro, da quel buio che riempirà gli occhi di nero per l'eternità.
Off.
Mai più certe parole, mai più certi espressioni, mai più certi discorsi. Tutto è appeso a quel maledetto filo sottile, a quell'interruttore che si aziona una sola volta, e basta. Tutto sfuma, solo i ricordi tengono in vita. Quei ricordi che non durano in eterno, quei ricordi che prima o poi svaniscono, si dissolvono come quell'istante passato, e poi di nuovo buio.
Più ci ripenso più ritengo che non sia giusto andarsene così, incoscienti della fine. Ma se anche non fosse giusto, alla fine cosa cambierebbe?
Ho paura di essere dimenticato. Di galleggiare per un po' e poi sparire, definitivamente.
In pochi hanno avuto la possibilità di transitare ed essere ricordati. Per sempre.
Quante cose tu raccoglierai, e quante te ne lascerai, lungo tutta la strada che percorrerai? [cit.]
Quanti annegati in thailandia e quanti sotto le macerie turche sono solo un numero, seppur grande ben presto dimenticato, come accaduto a tanti.
Qualcun altro, forse, avrà più fortuna.
Ho letto e visto decisamente troppo, per oggi.


Dimenticavo, ciao Sic!
Qualcuno a cui insegnare a sgasare, dove stai andando, lo troverai sicuramente. Buon viaggio.


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