sabato 28 dicembre 2013

Piccole considerazioni invernali del Dott_A

Come diceva Ken il Guerriero: quest'uomo è morto ma ancora non lo sa!
In queste allegre giornate natalizie, fatte di regali, intemperie e famiglie che non possono più permettersi nemmeno il panettone, sarà senz'altro passato anche sui vostri teleschermi questo simpatico spot, patrocinato dal Ministero della Salute, che vede protagonista Ricky Tognazzi:
Come avrete visto, quel simpatico guascone di Ricky, in tenuta rossa natalizia, cerca di insegnare agli italiani come starnutire in modo da non diffondere il temuto morbo influenzale coprendosi la bocca con astuti movimenti di braccia.

Alla luce di tutto questo permettetemi una piccola considerazione, cattiva, ma piccola. Permettetemela perchè questo squallidissimo spot (ovviamente pagato con i soldi dei contribuenti) è l'immancabile specchio del Paese, o meglio, di come lo vedono i pezzi da novanta che trascinano i loro corpi flaccidi nei corridoi dorati dei palazzi di Roma. 

Il messaggio, infatti, è chiaro: "voi italiani senza di noi non sapete manco soffiarvi il naso e per questo continuiamo a prendervi per il culo come e quando vogliamo...".

Orbene, dopo la piccola considerazione, permettetemi anche tre piccoli consigli per curare l'influenza, quella vera, che ammorba il paese da oltre 30 anni:
  1. Ricky Tognazzi: vattene a fanculo, tuo padre e la supercazzola si stanno rivoltando nella tomba;
  2. Caro Ministro, cari Parlamentari, esimio Governo: anzi che spendere il denaro pubblico in squallidi spot tagliate gli sprechi e riformate la sanità garantendo un servizio dignitoso a tutti gli italiani che necessitano delle strutture ospedaliere;
  3. Cari italiani: quest'inverno, ormai forti dei consigli di Ricky, conservate accuratamente tutti i fazzolettini pieni di moccio, fatene una bella palla e speditela con raccomandata A/R al: "Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5, 00144 Roma" alla cortese attenzione del "Ministro Lorenzin". 
Con questi tre semplici consigli sono sicuro che supereremo l'inverno in perfetta salute e a testa alta.

Buone Feste a tutti!

Dott_A


martedì 10 dicembre 2013

Cerca di capire. Non puoi più stare a guardare

Gli eventi di questi giorni non possono restare una semplice notizia.

Quando ascolti la radio mentre ti sposti al lavoro e quando accendi la TV in cucina, fermati a pensare.

Fermati a pensare e cerca di capire anche se ora sei felice.

Cerca di capire anche se la vita è stata generosa con te e senti che al tuo spirito non manca nulla.

Cerca di capire anche sei benestante e forse, grazie al tuo benessere, hai anche guadagnato dalla crisi.

Cerca di capire anche se sei molto giovane e credi che certe cose non ti riguardino.

Cerca di capire anche se ormai sei alla pensione e l'Italia in cui hai vissuto non assomiglia nemmeno un po' a quella in cui ti trovi ora.

Cerca di capire anche se hai vissuto un'intera vita di privilegi ed intendi spendere il tuo tempo pensando solamente a te stesso.

Cerca di capire, soprattutto, se quello che vedi non ti piace.

Cerca di capire perché tutti dobbiamo prendere coscienza di quello che sta accadendo in questi giorni e, se hai coscienza, questo è il posto giusto per saziarla.

Il Paese ha problemi profondi ed è per questo che da giorni migliaia di cittadini manifestano liberamente la loro insoddisfazione in ogni parte d'Italia.

Dall'altro lato però c'è una classe politica disonesta e bugiarda. Uomini e donne che non hanno alcun rispetto del loro prossimo e cercano solo il proprio arricchimento personale. Talmente arroganti da negare la crisi, talmente irresponsabili da spendere mesi e mesi a discutere degli interessi personali di un solo uomo o dei propri segretari di partito. 

Contro tutto questo capire è il minimo che ognuno di noi possa fare.

Se non lo vuoi, se non te la senti e pensi che non faccia per te, non sei obbligato a scendere in piazza, non sei obbligato a manifestare e non devi schierarti. Però, puoi capire e se capirai avrai già fatto molto e saprai stare dalla parte giusta.

Dott. A.

28 anni 

Genovese 

Incazzato









mercoledì 4 dicembre 2013

Bruxelles: cosa vedere, dove mangiare e bere (seconda parte).

In vista del periodo natalizio, se state pensando ad un viaggio, vi consiglio Bruxelles, posso solo immaginare quanto sia bella vestita a festa!

Rimandandovi qui per la prima parte del nostro viaggio, adesso vi racconto cosa abbiamo visto il secondo giorno.. sapendo che sarebbe stato l’ultimo a nostra disposizione per visitare la città, avendo deciso di andare a Bruges il giorno successivo, abbiamo visitato diversi quartieri di Bruxelles aiutandoci anche con i mezzi (il biglietto della metro costa 2 euro, ma non ricordo per quanto tempo è valido. Io, comunque, vi sconsiglio di fare abbonamenti giornalieri o altro perché se avete un po’ più di tempo di noi potrete girare la città a piedi, senza problemi).

Partendo da Grand Place, attraversate les Galeries Saint Hubert, percorrete Rue d’Arenberg e non potrete non notarla, la cattedrale..




Da qui, a piedi, abbiamo raggiunto il primo quartiere che abbiamo visitato: Marché aux Poissons.
Da vedere c’è la chiesa di Saint Catherine (non visitabile all’interno perché chiusa)


è quella che vedete in fooondo

ma la zona ci è stata consigliata sia dal ragazzo del b&b, sia dalla guida perché famosa per i moules (le cozze) che potrete mangiare nelle pescherie che, all’ora di pranzo, si trasformano in piccoli bistrot e preparano il pesce che vendono. Noi ne abbiamo trovata solo una, in realtà, e la noterete subito perché all’esterno, ma adiacente, c’è questo piccolo banco e il proprietario, spagnolo, vi preparerà il pesce che avete ordinato cucinandolo alla piastra con verdure e condimenti vari o fritto. Le cozze erano davvero ottime!


Da Place Saint catherine abbiamo preso la metro (linea 1) e siamo scesi a Parc (terza fermata), ci siamo incamminati verso Port de Namur e abbiamo iniziato a percorrere Chaussée d’Ixelles: è una grande via, centro commerciale di Bruxelles, dove troverete i negozi che solitamente ci sono nelle grandi città (H&M, zara, ecc..). Noi, all’altezza di Rue de la paix, ci siamo inoltrati nelle piccole vie parallele fino ad arrivare alla chiesa di saint Boniface e poi, attraversando il quartiere africano, ci siamo riimmessi nella strada principale, destinazione: il quartiere Flagey.

(Prima, pausa caffe, la camminata iniziava ad essere impegnativa!)

Ora, Flagey è una bella zona della città, residenziale, che in parte si sviluppa sulle rive di un lago che permette una bella passeggiata, ma, se alcuni amici non ci avessero detto che nella pizza c’è il chioschetto con le frites più buone di Bruxelles, molto probabilmente non ci saremmo andati. Ahimè il chioschetto era chiuso (che il lunedì sia giorno di chiusura? Nel dubbio, andateci di martedì..) 




Avendo a nostra disposizione ancora metà pomeriggio, decidiamo di andare a visitare il quartiere europeo spinti, non tanto dalla curiosità di vedere il cuore politico dell’Europa, quanto dalla voglia di assaggiare le frites migliori di Bruxelles, secondo la nostra guida e tripadvisor. In Place Jourdan troverete, infatti, Maison Antoin. E sì, le frites erano davvero buonissime.. alla faccia del chioschetto a Flagey, tiè! 
Il quartiere europeo non ci è piaciuto particolarmente perché troppo moderno e molto probabilmente neanche gli abitanti della città lo amano particolarmente: sulla guida abbiamo letto che il palazzo sede del Parlamento Europeo, per la sua forma, viene paragonato alla confezione di un formaggio! 

Ripresa la metro, siamo rientrati al b&b.

Ultimo consiglio su cosa vedere: il Museo del Fumetto (Centre Belge de la Bande Dessinéè), si trova in Rue Des Sables (per raggiungerlo prendete come punto di riferimento e di partenza la Cattedrale), davvero bello e ve lo dice una che di fumetto non ne sa nulla..













Adesso passiamo ad alcuni consigli su DOVE MANGIARE:

- "la fin de siècle": rimane nella zona di Sait Géry (sicuaramente la più bella e viva della città nelle ore serali) praticamente la strada che rimane davanti al palazzo della borsa e non potete non andarci! Fanno piatti tipici della cucina belga e, quindi, soprattutto, carne. Io ho mangiato una carbonnade - una specie di spezzatino - davvero ottima! 

- nella stessa zona troverete molti locali di cucina orientale o etnica (la nostra guida consiglia quello etiope), noi la prima sera abbiamo mangiato ad un ristorante thai di cui non ricordo il nome, ma che rimane sempre nel quartiere di Saint Géry e ci siamo trovati molto bene;

- "nuetnigenough": diciamo che non vieni a mangiare qui per la simpatia dei camerieri, ma perchè la cucina è buona (meno di quella del primo locale consigliato), ma da provare.

- frites e waffel OVUNQUE e fino a star male!ah quanto mi mancano..




Io vi sconsiglio, per mangiare, la zona che rimane a metà de les Galeries Saint Hubert (Rue des Bouches) perchè ci sono i tipici locali da turista. 


..E BERE:

- la birra, cosa ve lo dico a fare, la troverete in ogni locale, bar, pub, ristorante, bistrot della città e ne berrete molta perchè è buonissima (ah, quanto mi manca..), nella zona in cui vi ho sconsigliato di andare per mangiare troverete, invece, il consigliatissimo Delirium Cafè con la sua vastissima scelta di birre; 



- sia perchè fa un vino aromatizzato ottimo (andateci a stomaco pieno va..), sia perchè il locale é bellissimo dovete andare al Goupil le Fol nelle vicinanze di Grand Place e credo sia l'unico posto della città o di tutto il Belgio che ha 4 o 5 birre..




Direi che su Bruxelles vi ho detto tutto, pronti a partire per Bruges?