domenica 2 ottobre 2011

Ardeche (parte seconda)


[continua da qui]

Le disavventure, tuttavia, non erano finite ed il peggio, per noi, doveva ancora arrivare.
Ammetto che quando ho visto la velocità con cui il fiume scendeva a valle, un po’ mi sono cagato sotto. Non tanto per un eventuale ribaltamento, quanto per le conseguenze sul morale della mia partner.
Detto ciò, la facilità con la quale la rapida ha divorato la nostra canoa, e noi, è stata allarmante.
La Iaia è finita quasi a valle, io, poco sopra, guardavo mestamente la canoa bloccata da una roccia ed un barilotto accompagnato mano nella mano dall’acqua (s)corrente.
Le operazioni di salvataggio sono state, nel loro piccolo, eroiche.
Il Gatto sembrava più un orso bruno alla caccia del salmone che risale la corrente, comunque grande.


Ripresa la marcia ci accorgiamo che qualcosa non va, e a dire il vero già non andava. La canoa “tendeva” da un lato e la fatica per farla restare dritta è stata fin da subito tanta.
Ci fermiamo a bordo fiume per controllare.
Una falla lunga mezzo metro sorrideva alla chiglia, con conseguente imbarcamento d’acqua.
Siamo stati boicottati, ora si spiega tutto! Eravamo temuti e siamo stati abbattuti. I bookmakers, infatti, ci davano tra i favoriti per la vittoria finale. Mezzucci riprovevoli.
Ad ogni modo, per la gioia di tutti, "ecco appare un camping" (immaginate gli 883 in "Rotta per casa di Dio", simile).
All’intervallo la situazione ribaltoni era la seguente:

Primi: pari merito Iaia-Me con due ribaltate (escludo lo speronamento per causa non imputabile) e Save-Andre;
Secondi: con zero ribaltate tutti gli altri. Maledetti.

Ed eccoci all’ulteriore problema: come costruire la tenda avendo perso i “sostegni”?
Allora, il gruppo era composto da 4 ingegneri (di cui 2 edili) e nessuno di loro è riuscito a proporre un’idea decente. Per fortuna che l’inventiva di Fillo e Fabio, e la magnanimità del Gatto, hanno fatto sì che si costruisse una tenda simil STEALTH.


Forma affusolata, bassissima, con un ingresso dal quale neppure il campione mondiale di limbo sarebbe mai entrato.
Accampatici, la serata è proseguita con una meritata grigliatona di carne.
Peccato che “pronta la brace pronto il temporale”.
Già la prima bisteccona è stata servita non con ketchup o maionese, bensì con la specialità del luogo: “ramate d’acqua”. Abbiamo mangiato un po’ come i naufraghi dell’isola dei famosi (e di ciò - sia ben chiaro - non mi vanto), seduti ad un tavolino sotto un telone sorretto dalle nostre stesse teste. Un bijoux.
Detto ciò, la notte è comunque trascorsa tranquilla, senza“scricchiolii” vicini, accompagnata solo dallo scrosciare dell’acqua sulla nostra tenda.
Mattino seguente, tempo decisamente di merda.
Nuvoloso, uggioso, piovigginoso ma, soprattutto, freddo.
Il cammino verso la meta non è poi così lungo, o almeno così lungo non appare sulla cartina appiccicata al barilotto.
Rapide e ancora rapide.
Il morale della canoa Iaia-me è ottimo, ormai convinti e pronti ad un pressoché certo ribaltamento, pagaiamo con vigore sia in acqua ferma che in acqua movimentata, scoprendo che se non ci avessero boicottato con la canoa spezzata, forse, saremmo ancora a 0 ribaltate.
Rapida dopo rapida stupiamo tutti con uno stile ed una classe senza eguali, arrivando asciutti, anche se distrutti, all’arrivo.
Esperienza incredibile, a tratti devo ammettere noiosa perché pagaiare venti minuti in acque lente era faticoso e snervante. Sembrava di non arrivare mai; certo, eravamo circondati da paesaggi stupendi, però, paradossalmente, avrei preferito qualche rapida in più (soprattutto il secondo giorno, quando ormai eravamo imbattibili).
Nel complesso, comunque, 10+ come il pollo AIA, da riproporre magari in un luogo più vicino.

Ah, dimenticavo la classifica finale:
Primo posto: tre ribaltamenti per la coppia Save-Andre.
Secondo posto: con due ribaltamenti Iaia-me (più lo speronamento dei transalpini).
Terzo posto: a pari merito con un ribaltamento Gatto-Cami (che, nel dubbio se superare una roccia a destra o a sinistra hanno deciso di finirci dentro con una manovra impeccabile in pieno stile “dove vado, vado") e Giuse-Carlotta (ignote le cause del ribaltamento).
Ultimi: con 0 ribaltate, i canoisti per eccellenza Fillo-Fabio.

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