martedì 31 gennaio 2012

Genova-Lisbona, andata e soprattutto ritorno.

“Allora, ti è piaciuta Lisbona?”


La domanda, inevitabile, mi coglie impreparato e mi lascia addosso sempre un senso di disagio, come se avessi paura di rispondere. Ne ho sempre sentito parlare come di una città stupenda, che fa innamorare, che ti avvolge e ti ammalia, che ti colpisce e ti rimane addosso. L’ho vista e l’ho vissuta, in due momenti diversi, per una quindicina di giorni, l’ho vista di giorno e di notte, l’ho girata a piedi e in tram, sotto la pioggia e con il sole. E tutte le volte che mi fanno quella domanda, ripercorro ogni angolo di quella città.

E ogni volta rispondo che non lo so se mi è piaciuta, Lisbona.

Non che sia brutta, anzi. La città vecchia è una città nervosa, un continuo saliscendi che impone al turista faticose camminate e lo sorprende con improvvisi scorci dal sapore vagamente genovese. Vecchi tram percorrono lentamente le strade e contribuiscono a lasciare un’immagine artistica della città, ben impressa nella mente di chi la vede. Pensando a Lisbona, vi verrà in mente il vecchio tram che stenta in salita, e che scende timoroso per strade che sembrano troppo strette per permettergli il passaggio. Sono immagini da cartolina, non tradiscono le attese.

Rendete omaggio al Bairro Alto, punto di ritrovo serale dei giovani, portoghesi e non, sede della movida lisbonese. Troverete un quartiere sufficientemente spoglio e povero, che la sera si rianima, ospitando locali ad ogni portone e offrendo ogni genere di divertimento a prezzi irrisori. Camminateci di giorno e lo troverete deserto, desolato. Tornateci la sera e dovrete sgomitare per passare, procedendo comunque a rilento.

E poi Baixa Chiado e Restauradores. Sono due quartieri ai piedi della città vecchia, caratterizzati da un’architettura semplice e austera che trova la massima espressione in Praça Dom Pedro IV e in Praça da Figueira. Semplici e molto belle, una accanto all’altra, fanno da collante tra i quartieri residenziali e la parte storica, proiettandovi verso il mare. Perdetevi ancora nell’immensità di Praça do Comércio, lasciatevi abbracciare dagli edifici che la contornano e girate su voi stessi: alle vostre spalle il mare, davanti a voi la città. Suggestivo e promettente, rimane uno dei momenti più belli di Lisbona.


Visitate ancora il Castelo de Sao Jorge e la Basilica di Estrella, date un'occhiata a Oriente (quartiere moderno, forse carino ma senza alcun tipo di legame con il resto della città) e spingetevi fino a Belé, con visita obbligatoria al Monasteros dos Jerònimos (stupendo, davvero stupendo).

Camminate senza fretta, in pochi giorni (due o tre al massimo) avrete visto tutto ciò che c’è da vedere. 


Chiedetevi se Lisbona vi è veramente piaciuta. Fermatevi e pensate a ciò che avete visto.

Io l’ho fatto. Spogliato dal fascino di una città straniera e liberato dai giudizi pieni di entusiasmo di chi c’è stato, rimane una città piacevole, a tratti persino bella. Punto. Niente facili innamoramenti, niente stupore e niente pezzi di cuore presi in ostaggio. Perché Lisbona è anche una città povera, persino grigia, con colori e quartieri che la rendono triste. E la contraddizione eterna di chi vuol essere ma non può.

Se apro gli occhi e guardo Genova, la mia Genova, la tanto bistrattata Genova, scopro che è proprio ciò che Lisbona vorrebbe essere e non è. Scorci di mare da togliere il fiato (Boccadasse e la stessa Vernazzola), quartieri residenziali di rara bellezza che sono memoria e cuore della Genova che fu e affermazione dei nuovi genovesi (come Castelletto, Carignano e Albaro) e un centro storico che non ha eguali per bellezza e cultura (penso a Via Garibaldi, ma gli esempi potrebbero moltiplicarsi quasi all’infinito).

Una bellezza pura, nascosta dal burbero lamentarsi e dal dignitoso non voler apparire della nostra terra. Ma una bellezza vera, catturata nei secoli, così evidente da legare i versi di Petrarca alle parole di Gregory David Roberts nel suo “shantaram”.

A Lisbona invidio solo il sorriso di due stagioni, quelle che mancano ad arrivare alla fine di giugno. Poi, quel sorriso sarà di nuovo mio. E di Genova.

19 commenti:

  1. Beh, non sono mai stata a Lisbona (potevo andarci con le mi amiche un anno fa, ma causa lavoro sono andate senza di me), però il tuo post mi è piaciuto molto!

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    1. Che dire..grazie!!!Se ti capiterà di andare, tieni a mente queste considerazioni...partirai con lo spirito giusto e la curiosità di conoscere una nuova città, ma senza aspettative eccessive!

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  2. sai che non sono mai stata a Lisbona...molto bella la tua descrizione.
    ma sei di Ge? hai nominato tutti posti che amo.
    baci

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    1. Grazie anche a te!Ebbene sì, sono genovese..ho nominato i posti più belli tra quelli conosciuti..in realtà, e sono sicuro che sarai d'accordo, ce ne sono moltissimi altri...!!

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  3. Ahahahahah non so se ridere o rabbrividire! Come puoi paragonare una capitale europea come Lisbona a Genova?!? Una cittá che ha dato i natali ad uno stile musicale oggi patrimonio dell UNESCO (il fado), a scrittori e poeti che hanno fatto la storia della letteratura (Camões e Pessoa)...sede di regnanti, navigatori, capitale di 3 continenti (Portogallo, Africa e Brasile...una cittá magica che ha ispirato film, canzoni, storie d'amore...una cittá che toglie il fiato dai suoi belvedere e che si specchia sull'Oceano Atlantico con uno slancio europeo e allo stesso tempo internazionale...non ha niente a che vedere con Genova... dalla tua descrizione l'unica cosa che accetto sono soltanto le prime frasi:"... Lisbona l'ho vista solo 2 volte, una quindicina di giorni..." INFATTI DIRE CHE GENOVA É CIÓ CHE LISBONA VORREBBE ESSERE E NON É, SIGNIFICA CHE LISBOna NON LA CONOSCI AFFATTO!

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    1. Ciao Anonimo!Ti ringrazio per il commento, le critiche aiutano e sono sacrosante!!Non replico punto per punto, i commenti qui sotto lo fanno molto meglio di quanto sarei in grado di fare io. Mi preme, però, spiegarti il mio pensiero in linea generale. La mia non voleva essere (e credo non sia stata) una piatta critica alla città, comunque gradevole, ma è piuttosto un rigurgito all'entusiasmo - per me eccessivo - di chi la racconta. Muove dal giudizio positivo di genovesi in trasferta, spesso incapaci di vedere la meraviglia di casa loro, e finisce con il dare voce alle mie personali sensazioni. Tutto qui. Forse non conosco bene Lisbona (ma un pò, ti prego di credermi, sì), ma certamente conosco bene Genova. E, in tutta onestà, sono convinto che le bellezze che tu hai citato (belvedere, slancio europeo e al tempo stesso internazionale) e quelle che ho sommariamente descritto io non siano all'altezza di ciò che puoi trovare a Genova. Ma, ripeto, è solo la mia opinione, che ho racchiuso nella frase (volutamente forte) "Genova è proprio ciò che Lisbona vuol essere e non è".
      Mi sono dilungato anche troppo, spero di averti fatto capire meglio ciò che intendevo. Naturalmente, se avrai voglia di replicare o precisare qualcosa, sei liberissimo di farlo!!

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    2. Capisco che ti dia fastidio il fatto che alcuni Genovesi in trasferta facciano elogi ad altre cittá invece di apprezzare la propria, questo avviene un po' dappertutto...l'erba del vicino é sempre piú verde!
      Ma non penso che aprendo competizioni tra cittá, tu renda omaggio alla tua cittá né tantomeno che riesca a cambiare la mentalitá tipica dell'italiano in ferie.
      Sinceramente non sono interessato a partecipare alla gara Lisbona-Genova...anche perché mi sembra giá persa in partenza ;)
      Non ho mai partecipato in blog, ma questa volta l'ho fatto semplicemente perché: "guai a chi mi tocca Lisbona!"
      Il tuo articolo puó sembrare dettagliato agli occhi di chi non conosce la cittá, ma in realtá é pieno di errori, imprecisioni e luoghi comuni. Tanto di cappello per il tuo amore verso la tua cittá Genova, ma il tuo paragone con Genova o giudizi del tipo "nervosa...triste...povera...grigia..." sono del tutto inappropriati.

      Tutto qui, questo era il messaggio che volevo far passare.

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    3. Se avessi voluto descrivere Lisbona dettagliatamente, puoi star certo che lo avrei fatto. Ho parlato sommariamente di alcune cose (non tutte) per dare un'idea della città a chi non la conosce e per riportare alla mente di chi la conosce immagini note. Detto questo, e ribadito che non intendevo aprire competizioni tra città ma semplicemente esprimere un'opinione personale, mi stanno bene tutte le critiche e sono aperto all'ascolto. Ma davvero non vedo la necessità di usare il tono che usi, specie per affermazioni che sono (le tue come le mie, me lo concederai) assolutamente discutibili. L'esordio del tuo primo commento è stato se non altro sgradevole (e non ho proferito verbo) e anche l'uso finale del maiuscolo poteva essere esagerato, così come la velata botta di ignorante che mi hai dato in tutti i tuoi interventi. Ma arrivare a dire che il mio paragone e i termini che ho utilizzato per esprimere il mio pensiero (perchè, te lo ricordo, di questo si tratta) sono inappropriati mi sembra davvero troppo. Presuntuosamente, ti assicuro che non c'è niente di "inappropriato" in quello che ho scritto!Mi chiedo solo, perdona l'invadenza, se conosci Genova, se l'hai mai vista davvero. Mi auguro di sì, altrimenti le tue critiche perderebbero di credibilità.

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  4. Puoi cortesemente firmarti invece di rimanere anonimo/a? Poi ritengo che ognuno la possa pensare come meglio crede, con un'idea magari non condivisibile ma rispettabile. Se Lisbona non é piaciuta, non é piaciuta. Che importa del fado, degli scrittori & co.? Ogni città ha la sua storia più o meno importante, ma non é solo la storia a costruire un'opinione. Il fascino del passato deve anche lasciare il passo al presente ed alle sensazioni più personali. Perdonami il ragionamento un po' banale e riduttivo ma é come se giudicassi bellissima Parigi solo per tutto quello che é stata; ci sarà qualcuno a cui - legittimamente - può non piacere? Detto questo ben vengano questi post e le critiche - se educate - a questi post.

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    1. Anche "my name is nick" non mi sembra una grande forma di firmarsi...comunque per entrare nel merito, vorrei sottolineare che nel mio commento non parlavo solo della storia passata, ma anche di sensazioni, in particolare di una cittá magica, con una luce unica, che é in grado di stregare, ispirare canzoni e storie d'amore.. il passato é solo dimostrazione di ció che Lisbona é in grado di fare, ma le sensazioni di cui parlo sono quelle di italiani che vanno a Lisbona oggi e non 200 anni fa...comunuqe la mia critica non mi pare sia stata maleducata né che includa offese o parole fuori luogo.

      Solo per rimanere in tema di sensazioni, spero che concorderai che la canzone "la cura" di Franco battiato sia una canzone profonda e molto bella...beh franco battiato scelse di girare il video della canzone interamente a Lisbona...ti lascio qui il Link cosi potrai ascoltare la canzone e nel frattempo vedere qualcosa di Lisbona, se vorrai...in particolare si vedono nel video gli Azulejos (piastrelle portoghesi dipinte a mano di colore azzurro), la calçada portoghese (tipica pavimentazione di lisbona con mattoncini bianchi e neri), i belvedere e i giardini, il fiume e il ponte 25 de Abril e il famoso tram giallo!

      http://www.youtube.com/watch?v=_IldsVLoXLk

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    2. 1) essendoci tante persone potenzialmente "anonime", firmarsi é un ottimo segno di riconoscimento per sapere (virtualmente) che a rispondere é una data persona. Scrivere Tizio o Caio sarebbe stato utilmente inutile, non conoscendoti personalmente, ma mi consentirebbe, qualora tu volessi commentare di nuovo, di riconoscerti. Poi, scusa se mi permetto sembrando il bambino della piazzetta, ma il blog é per 1/4 mio e credo di essere libero di decidere come firmarmi, la gente che legge sa chi scrive.
      2) Non sono volutamente entrato nel giudizio sulla città perché non l'ho mai vista, ma vedo che la pensi come me nel parlare del "sentimento" (inteso latu senso, chiaramente). Evidentemente a boh! Non é piaciuta, punto.
      3) Mai detto che hai lasciato un commento con offese, maleducato o fuori luogo. Se leggi l'header capisci che accettiamo, nei limiti, ogni pensiero differente.
      4) musicalmente, sempre di Battiato, ti suggerisco allora Segunda feira de Lisboa. Almeno nel titolo c'é il nome della città che tanto ami e non solo 3/4 brevissimi frame come nel video. Se permetti, La cura é una canzone da ascoltare, non da vedere (scusami ma credo che la visceralità che metti per Lisbona io potrei metterla per Battiato).

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    3. Non conoscevo questa canzone...
      mi é piaciuta...ovviamente!!

      In una parte del testo Battiato canta anche in Portoghese..eheh

      Visto che hai una passione per le canzoni di Battiato, il fatto che egli canti parti di canzoni in portoghese, che intitoli canzoni a Lisbona e che ci giri i video ufficiali dei suoi successi, non ti fa pensare che forse quello che dico di Lisbona sia vero?!

      Visto che 1/4 del blog é tuo, fai il prossimo viaggio a Lisbona (che ha vinto anche il premio cittá europea del 2012 attribuito da "The Academy of Urbanism") e poi scrivi un altra pagina su Lisbona in questo Blog...se vuoi io mi propongo come guida gratuita della cittá! ;)

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    4. Ah dimenticavo di dirti che adesso passeró a chiamarmi "Lisboa"

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    5. Ahahah, mi piace e mi auguro seguirai spesso questo blog.
      Lisbona é una delle mie mete, magari per smentire boh! dicendogli che mi é piaciuta molto, ma prima ho ancora Amsterdam e Praga.
      Poi, ripetendomi, de gustibus. ;)

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  5. Carissimo anonimo,
    Prima di tutto anche la da te bistrattata Genova é, guarda un po', patrimonio dell'Unesco. Già, il suo centro storico, il piú grande d'Europa.
    Quanto a esploratori, navigatori, etc... genovese era Colombo, senza il quale, Lisbona, il dominio sul Brasile se lo poteva sognare.
    Quanto a poeti e letterati, personalità e personaggi storici... non devo neanche stare qui a nominarli.. Se li sconosci buon per te, se non li conosci il tuo post risulta ancor piú fuori luogo.

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    1. Caro Zio, non posso che essere d'accordo. Non avrei potuto essere più chiaro e preciso.

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    2. Carissimo Lo zio,

      quando parlavo di navigatori e esploratori mi riferivo ai portoghesi Magellano e Vasco da Gama, che furono dei veri pionieri...per quanto riguarda Colombo, spero sia stata una svista quando dici che ha scoperto il Brasile...Colombo fu il primo a giungere nell'America centrale mentre fu Amerigo Vespucci a scoprire il Brasile ;)

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    3. Carissimo/a,
      nessuna svista! Intendevo che se Colombo, finanziato dalla Corona spagnola, non avesse scoperto l'America, magari il Portogallo non avrebbe, di lì a poco, iniziato a dominare il sud America. Con questo volevo soltanto rammentarti che quanto a esploratori, Genova, credo non sia seconda a nessuno.
      Ora scusa, scappo! ma devo prendere uno splendido bus arancione che sta passando qui sotto!

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