Si riprende dopo le vacanze natalizie.
Si riprende con qualche chilo in più e minuto di fiato in
meno.
Si riprende con Mone che pare non essere ingrassato di un
etto, quella maglia bianca a strisce giallo/rosse lo fascia come un bebè nella
culla.
Si riprende contro il Guaranito, primi in classifica.
La formazione è al top, pesano comunque le assenze di “The
Wall” Staricco, a fare i conti con l’ennesimo eccesso, di Simo e di Albe. Il
mister da l’esempio arrivando con una quindicina di minuti di ritardo, preso
più dal seguire il derby che i suoi ragazzi. Capitan Dogliotti e la Dagna,
inseriti nella formazione titolare arrivano
anche loro in colpevole ritardo.
Insomma, le premesse per un’altra partita da fagiani ci sono
tutte.
In realtà i ragazzi scendono in campo tranquilli,
autoritari, mostrando un gioco quanto mai fluido e preciso.
In questa fotografia di squadra tipo, Marco “Corrando”
Ferrando già al secondo minuto deve spiegare a Mone come si chiama. “Marco, mi
chiamo Marco”. “Ok Corra, ok”, risponde Mone.
Il primo tempo si conclude con un equilibrato 1-0 per gli
avversari. Nonostante il parziale negativo si intravedevano spiragli per un
recupero.
In apertura di tempo, il mobilissimo Mone, imbeccato da
un’assist al bacio di Galliano, piazza un sinistro imprendibile sotto la
traversa. 1-1.
Il clima si fa teso e gli animi si surriscaldano. Il fagiano
inizia ad innervosirsi.
Il Guaranito è compagine giovane, che fa del suo punto di
forza la corsa. I due difensori del King, invece, già al 3° del secondo tempo
mostravano segni di cedimento. Paonazzi e con sguardo allarmato si scambiavano
affermazioni del tipo “oh belin, son di
legno”, e Dalpoz: “non dirlo a me, mi vedesse Geppetto”.
Il 2-1 avversario era nell’aria ed arriva con una
conclusione da fuori che non lascia scampo all’incolpevole Marchesi.
Ma qui, qui si sveglia chi fino a quel momento aveva
lasciato a casa la voglia. Utile al King Size quanto uno spazzolino da denti in
mezzo al deserto, Bertoni prende in mano le redini della squadra ed inizia ad
impostare geometrie degne del miglior Pitagora.
Il 2-2 è di Giotti mentre il 3-2, un minuto dopo, è una
saetta dello stesso Bertoni. Un tiro di forza tale da stentare ad arrivare
quasi in porta. Gli spettatori - insolitamente presenti -, prima che la palla
entrasse nel sacco son riusciti a consumare, nell’ordine, 2 vaschette di pop
corn grandi, una fiorentina da 400 gr. a testa, 1 etto e mezzo di soppressata e
4 fiaschette di Lambrusco. L’entusiasmo era comprensibilmente alle stalle.
Grande prova dei ragazzi con un "giottiano" ma va a cagare all'arbitro che costa il rosso diretto.
Una dimostrazione che neppure panettoni, galline, pansoti, insalate russe ed affettati hanno minato la classe e la grinta di questo gruppo di scappati di casa.
Una dimostrazione che neppure panettoni, galline, pansoti, insalate russe ed affettati hanno minato la classe e la grinta di questo gruppo di scappati di casa.
Dai fagiani, sotto con la prossima.
Scusate il ritardo.
Qui le pagelle del Capitano.
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