venerdì 20 gennaio 2012

Basketballme!


Da piccolo collezionavo figurine plastificate (o cartoncini, non ricordo), con sopra omoni, per lo più neri, in canotta e con una palla arancione punterellata tra le mani.
Erano ancora i tempi degli imbattibili Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen ed io, di basket, non ne sapevo una sega. Erano i tempi delle mode dei cappellini delle squadre, delle canotte larghissime e delle Nike che se pompeggiavi si gonfiavano.
Erano i tempi in cui avevo la maglia numero 32 degli Orlando Magic con stampato quel gran giocatore che era O'Neal.
Erano i tempi in cui avevo un cappellino azzurro con un'ape quando ancora gli Hornets erano a Charlotte e non a New Orleans.
Insomma, erano tempi confusi, quanto meno per me.
Non avendo avuto parabole, Telepiù, Sky & soci, il basket era un qualcosa di distante. Solo grazie al digitale terrestre mi sono riavvicinato al magico mondo della palla rimbalzina e del parquet rigorosamente made in USA (di italiano non so proprio nulla).
Sarà che la mia cultura calcistica mi impone di seguire una ed una sola squadra ed il resto è nulla, stesso ragionamento ho esteso alla pallacanestro. Dovevo scegliere.
Sarebbe stato troppo semplice gettarsi su Boston, Lakers, San Antonio o Bulls. Certo, mi affascinava Orlando. Essere fan di una squadra che praticamente ogni anno centra i play-off è troppo banale. Miami di adesso, ad esempio, con James, Bosh e Wade, magari non vincono il titolo (come contro la Dallas del sempreverde Kidd e di "dirkone" Novitzki), ma almeno danno spettacolo.
Invece no, ho scelto l'arancio-blu dei New York Knicks, roster che ha all'attivo due titoli quasi preistorici ma tante, tante, tante figure di merda. Dal 2000 non superano il primo turno ai playoff e, sempre dal 2000, per 8 volte manco ci arrivano. Ma quell'arancione-blu che cozza solo a vederlo, dopo approfondite cronistorie, aneddotti e spiegazioni forniti dal buon Mario mi si è appiccicato alla pelle (esagerato).
A casa ho una t-shirt col numero 1 di Amar'e Stoudemire. La canotta col 7 di Melo sarebbe tanta roba.


C'mon Knickerbockers!
Ah, dimenticavo di dirvi che la mia figurina preferita era quella di Dikembe Mutombo, ai tempi forse proprio dei Knicks, ma molto più probabilmente agli Houston Rockets.

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