domenica 8 gennaio 2012

Sherlock Holmes - Gioco di ombre


Quanti sequel sono di veri e propri abomini rispetto al primo della serie? Beh, in questo caso devo ammettere che il secondo Sherlock Homes mi è piaciuto anche più del primo.
Ritchie, conscio del successo ottenuto al botteghino per la sua prima opera, e persona evidentemente non scema, ha mantenuto intatte quelle caratteristiche che hanno trasformato lo Sherlock Homes doyliano in un investigatore (mai paragone più abusato) alla James Bond danielcraigiano. L'intelletto sopraffino, lo humor, l'arte nel combattimento corpo a corpo, il dono di ragionare come uno Spasskij qualunque prevedendo in anticipo le mosse dell'avversario, nonché la sua "tonica" massa muscolare regalano quel quid pluris al personaggio di Doyle che forse un lettore - già col primo film - non si sarebbe aspettato (si badi bene, caratteristiche che lo stesso sir. inglese aveva trascritto nei suoi racconti, forse un po' meno enfatizzate, chissà. Ad ogni modo va pur sempre ricordato che i libri si immaginano mentre i film si guardano).
Il filo conduttore che lega i due episodi è il temibilissimo Prof. Moriarty, nemesi dell'investigatore più famoso del mondo, nonché suo pari in quanto ad intelletto. Rimasto ai margini del film d'origine - non troppo veramente, chi ha buona memoria si ricorderà come ha fregato Holmes proprio al fotofinish - diventa a tutti gli effetti il protagonista, negativo, di questa pellicola.
Anche in questa avventura la storia è ben strutturata, forse più prevedibile nei suoi passaggi, ma comunque molto curata nei dettagli: "di intuizione". Leggermente azzardata? Bah, rendere Moriarty il possibile artefice della Prima Guerra mondiale con un "gioco d'ombre" così articolato e complesso è degno veramente di una mente che va oltre ogni limite. Vero anche che se il "nemico" non fosse pari, superiore o lievemente inferiore all'eroe non si avrebbero film e l'happy end sarebbe sempre scontato (come più volte è).
Alcuni passaggi possono sembrare un deja-vu, ma come diceva il buon Boskov "squadra che vince non si cambia", lascio a voi l'adattamento.
Personalmente continua a piacermi l'interpretazione di Robert Downing Jr. e Jude Law, coppia azzeccattissima e so funny! Il cane Gladstone è poi la ciliegina sulla torta.
Mi auguro che la Warner non butti nel cesso un prodotto così ben riuscito e dal futuro (non infinito, s'intende, "I pirati dei Caraibi" hanno decisamente stufato), magari anche con un bel prequel, promettente. La stessa Warner farà, invece, fare ad Holmes la fine che gli fece fare Doyle? Ricordo solo che le critiche al secondo piovvero da ogni dove.
Dimenticavo, Stephen Fry (alias Mycroft Holmes) mostra un fisico invidiabile; donne, state all'occhio (nel vero senso della parola).
Insomma, tutto quello che era Sherlock Holmes è ora in Sherlock Holmes - Gioco di ombre. Gli amanti, come me, del primo film non possono far altro che andare in un cinema qualunque, spendere quei 6/7 euro, comprare un biglietto, sedersi comodamente ed aspettare che il film inizi.

8 commenti:

  1. è stato il mio film di Natale, AMO RDJ da tempo immemore ;D

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  2. Uffi, devo ancora recuperare il primo e poi potrò gustarmi questo!

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  3. Secondo me è una mezza cagata, non fanno altro che suonarsi, va bene che sono due beccioni ma sembra james bond...

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  4. @queen b: noi si che ne capiamo ;)
    @dott. A.: tu si che NON ne capisci :)

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  5. D'accordissimo su Sherlock! RDJ *__* ;)

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  6. Mi piacciono tutti questi riscontri positivi! Muahahah

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  7. siamo andati ieri a vederlo, bello!il finale un po' così...non perché non ci sia piaciuto, ma perché non lo abbiamo visto!si è rotto il proiettore o chi per lui..

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