Il secondo giorno ci siamo svegliati con questo cielo sopra Verona.
Con la speranza di trovarlo così anche a Padova, siamo andati in stazione (15/20 minuti di bus partendo da Ponte Pietra) e dopo circa mezz'ora di treno (FrecciaBianca, con il regionale é circa un'ora) eccoci arrivati!
Anche per visitare Padova abbiamo fatto la Padova Card (€ 17) che include i monumenti e i mezzi pubblici.
COSA VEDERE:
Prima tappa, obbligata: la Cappella degli Scrovegni! Noi avevamo la visitata guidata, che vi consiglio, perché, così, potrete capire la genialità di Giotto e ammirare ancora meglio la sua opera d'arte.
Con la card potrete visitare anche il Museo Archeologico e il Museo d'Arte Medioevale e Moderna che, come la Cappella degli Scrovegni, fanno parte dei Musei Civici degli Eremitani.
Inoltre, fino al 30 gennaio c'é la mostra "Ermitage a Padova. Un omaggio a Rembrandt"...che se é piaciuta a noi che di arte ne sappiamo poco...
Da qui prendete C.so Garibaldi ed in pochi minuti sarete in pieno centro.
Altra tappa obbligata di Padova..
D. vi consiglia di assaggiare il caffè che prende il nome del famoso locale che non é un semplice espresso -no, no- é un ottimo caffé con la crema alla menta.
Proseguendo per Via Cavour arriverete in Piazza delle Erbe con il suo famoso Palazzo della RAgione (e non REgione come continuavamo a chiamarlo noi..)
Da qui potrete raggiungere Piazza della Frutta e Piazza dei Signori con la sua Torre dell'Orologio
Mentre eravamo sotto la torre a cercare di capire come funziona l'orologio astrario, si avvicina un signore padovano che ci spiega, non solo come funziona, ma ci racconta anche un aneddoto: non ci sono tutti i segni zodiacali, ne manca uno, perché, si dice, che il costruttore, una volta finito l'orologio, non sia stato pagato dal committente e allora ha fatto togliere il segno della bilancia che simboleggia la giustizia.
Da Piazza dei Signori arrivare in Piazza del Duomo é un attimo..noi l'abbiamo capito solo dopo perché la guida che abbiamo usato ci ha fatto fare un giro più lungo, passando da Via Dietro Duomo, che ci ha permesso, appunto, di vedere la parte posteriore della cattedrale, davvero maestosa.
Da vedere, naturalmente, la Basilica di S. Antonio, patrono di Padova.
Come ci si arriva? Da Piazza Erbe, imboccate Via S. Canziano, poi Via S. Francesco e percorrete tutta Via del Santo alla fine della quale, sulla sinistra, c'é una pasticceria..camminare stanca e bisogna prevenire i cali di zuccheri!
Finita la visita alla basilica, prendete Via Belludi e arrivate a Prato della Valle: una delle piazze più grandi al mondo al cui centro c'é un parco circondato da una canale, attraversato da ponti.
Per intenderci meglio..
google images
Ecco, immaginatevela con le luci di natale.. uno spettacolo!
Purtroppo la digitale mi ha abbandonata proprio sul più bello, quando D. mi passerà le sue foto aggiornerò il post..
La nostra intenzione, finito il rogo, era quella di prendere il bus per tornare in stazione. Era...il traffico ce lo ha impedito e, per non perdere il treno, l'abbiamo fatta a piedi stupendoci di come la città si sia riempita di gente, suoni, rumori..durante la giornata l'avevamo trovata un po' vuota, probabilmente perché l'abbiamo girata in un giorno di festa.
DOVE MANGIARE:
per la cena, purtroppo, non posso darvi consigli perché siamo rientrati a Verona in serata.
Per un veloce pausa pranzo, invece, sempre su consiglio di E., siamo andati all'enoteca Tira Bouchon dove potrete mangiare un buon panino (vi consiglio la sopressa, tipico salume di Padova) accompagnato da un bicchiere di vino (la rima non è voluta, ve lo giuro!).
N.B.: il locale chiude alle 14.30.
Ho dimenticato qualcosa?
Sicuramente si, ma visitando la città in una giornata abbiamo dovuto scegliere cosa vedere e cosa, purtroppo, tralasciare.
Come spesso mi capita, tornata a casa mi é venuta una grande voglia di ripartire!
Al prossimo viaggio allora! (forse Venezia..forse per carnevale..sì, lo so, ci sarà casino e sì, se sei di Venezia o dintorni son ben accetti i tuoi consigli..poi ricambio se vieni a Genova!) |
se hai bisogno di consigli per il Carnevale a Venezia, eccomi! Se non so io, posso comunque chiedere a una mia amica che praticamente ci abita,a Venezia. E' vero che c'è casino, però è anche bellissimo andarci in quel periodo.
RispondiEliminaIo a Padova ci sono andata milioni di volte, ma certe cose non le sapevo proprio!
ma grazie!
Eliminane ho parlato con le mie amiche sabato, è una cosa in forse ancora..pensavamo di fare una notte e due giorni, sabato e domenica.
se decidiamo ti scrivo allora!
Meglio di una Guida Michelin!
RispondiEliminaWow...sei stata impeccabile e mi hai fatto venire voglia di partire!!!
RispondiElimina@my name is nick e melinda:inizio a pensare di aver sbagliato lavoro!
RispondiEliminaWow, è bellissimo vedere la propria città dal punto di vista di un turista :D per me sono posti praticamente di tutti i giorni e più di tanto non ci faccio caso! Comunque direi che avete visto quasi tutto, bravi!
RispondiElimina(Comunque Padova è la città dei 4 senza: il santo senza nome (Sant'Antonio), il prato senza erba (Prato della Valle), il caffé senza porte (il Pedrocchi un tempo era sempre aperto) e il bue senza corna (Il Bo, la sede storica dell'università, nel cortile c'è il teschio di un bue, senza corna). C'è anche il capitello senza colonna in Piazza della Frutta, ci siete passati vicinisssssimi! )
come mi piacciono gli aneddoti sulle città!
Eliminacmq anche io ormai non faccio più caso ai luoghi "da turista" della mia città anzi, alcune cose non le ho proprio mai viste..scandaloso!
Il caffè Pedrocchi è una bomba!!...fa specie il cameriere in livrea che te lo porta imponendoti di non zuccherarlo nè mescolarlo -non danno neanche il cucchiaino così da non sbagliare-
RispondiEliminaL'autrice dimentica poi di citare le delizie della Pasticceria del Santo e il fatto che D. si sia accorto nel breve tempo dell'ordinazione che il proprietario del Tira Buochon è francese!
A parte questo, bel post e splendide città!
l'autirce non dimentica, ma omette volontariamente.. :-p
RispondiEliminadella pasticceria ho parlato, ma aggiungo che DoppiaD consiglia la torta del santo che potrete comprare proprio lì.
e si, riconosco la bravura di DoppiaD. nel riconoscere le origini francesi del proprietario dell'enoteca..così va bene Anonimo?