martedì 20 settembre 2011

Super 8


Caro J.J. Abrams, già con l’ultima serie di Lost (e parte della penultima) hai suscitato in me qualche perplessità.
Nonostante tutto ti ho dato fiducia, sulla scorta di alcune roboanti dichiarazioni in merito alla smisurata bellezza del tuo Super 8.
Che dire, il film scivola via senza troppi sussulti ed anche con qualche sorriso.
Il tanto decantanto salto negli 80’s c’è stato, eccome. Peccato che a metà film avevo come una reminiscenza, un deja-vu, cazzo però, a questi Goonies manca Sloth.
Preciso.
Oggettivamente non posso dire che il film fosse brutto. Lo considero nella norma, senza infamia e senza lode ma con un grave difetto, la carenza di originalità.
Ahi, ahi mi direte voi: J.J. Abrams carente di originalità?
Io rispondo: si.
L’idea del mostrone brutto e cattivo (che è un po’ l’unico momento di suspance del film, sdoganato a metà), di alcuni giovanissimi eroi che devono (amorevolmente) “sconfiggerlo”, di una storia d’amore tra teenagers e dei difficili rapporti intra-familiari, sono giusto un “remake” diverso (passatemi il quasi ossimoro) di quanto già visto con scene peraltro quanto più prevedibili.
Un mix tra E.T. ed i Goonies, appunto.
Sarà forse che il produttore, tra gli altri, è Steven Spielberg?
Non so, fatto sta che mi è parso di assistere ad un (a livello visivo piacevole, ribadisco) film che mi ha lasciato perplesso. Mi aspettavo altro.
Ed io mi ritengo uno spettatore che ha tutto fuorché il palato fino.

P.S.: la questione sull’ispirazione a film come i Goonies o E.T. è stata trattata anche nel numero di settembre di BEST MOVIE, rivista consegnato gratuitamente al cinema e che ho preso solo dopo aver visto il film. Nessuna influenza su questo post è quindi dovuta a quell’articolo.

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