giovedì 15 marzo 2012

Il posto di cui vi parlo #1.

Nel posto di cui vi parlo si può incontrare tantissima gente diversa (come inizio sembra lo spot della Daygum).
Infatti, spesso è popolato dalla fighetta che se la tira con un inusuale tacco 12, dall'ubriacone mezzo svenuto che non si gode per manco un minuto lo spettacolo, dall'avvocato in carriera che - per un po' - ha dismesso la toga, dall'ingegnere, dallo spazzino, dallo yuppie (figura mitologica la cui esistenza è oggi in forte discussione), ecc.
In pratica, se si ha bisogno di qualsiasi prestazione (forse quelle "occasionali" no), è proprio il posto ideale. Peccato però che in questo posto nessuno starà a sentire o parlerà di argomenti diversi dal mugugno; quindi, se proprio di domenica (indizio) la lavatrice o il cesso dovessero iniziare perdere, neppure dietro un doveroso pagamento senza fattura l'idraulico di turno - anche lui presente - vi aggiusterà il guasto.
Il posto di cui vi parlo è strano, infatti qui è possibile sentire l'odore di tante cose. Sudore, Chanel n. 5 (vedasi fighetta di cui sopra), fritto (misto, gamberi, pesce, carne), sigaretta, ma soprattutto odori di erbe diverse (indizio). L'odore di una in particolare, finché ci sarà, è piuttosto suggestivo, mi ha sempre affascinato; l'odore delle altre, invece, mi ha fatto apprezzare spettacoli che in altre circostanze, beh, dai, si capisce, "ho visto cose che voi umani" [cit.]...
Nel posto di cui vi parlo, seppur al suo interno non vi si annoverino cantanti di spessore, è frequente sentir intonare canzoni passate e presenti, certo le parole non sono proprio quelle originali, ma la melodia si. Una sorta di cover adattata allo spettacolo (indizio). E come nei maggiori teatri che si rispetti, se lo spettacolo è gradito scatteranno infinite standing ovation; viceversa, gli interpreti verranno ricoperti di sonore bordate di fischi.
Nel posto di cui vi parlo, anche la Regina Elisabetta perderebbe il suo rinomato aplomb nel caso in cui il direttore d'orchestra dovesse steccare qualche "passaggio" (indizio).
Beh, il posto di cui vi ho parlato non sarà sicuramente meraviglioso, non sarà fine, né chic, ma è certo che io non riesco a farne a meno quando vedo quei due colori.
Red&blue.
Per chi non ci fosse arrivato, ecco la soluzione.



4 commenti:

  1. capisco e sottoscrivo, cambiando il rosso con il nero però ;)
    E comunque, a suo modo, è meraviglioso anche questo posto (meazza/marassi/*stadiochesivuole*)!

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  2. Anche da me i colori sono red e blue :D

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  3. (non uso rispondi perché non mi piace, #saputolo)
    @BlossomSilvia: mi sa che fra nero/blu e rosso/blu non so chi ci guadagni quest'anno.
    @Melinda: why? Cagliari, Bologna, Gubbio, Taranto, Sassari Torres? Non me ne vengono in mente altre per ora.

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  4. Anche io non uso rispondi ;)
    Comunque si tratta del Campobasso :D
    Questo è l'inno ai tempi in cui eravamo in B!

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