Qualche giorno fa sul Corriere è uscita un'intervista (che potete leggere qui) a Corrado Clini, Ministro dell'Ambiente, intervenuto per fornire un suo autorevolissimo pensiero in materia di OGM.
Non voglio entrar nel merito del dibattito OGM si, ed OGM no. Io, però, da buon genovese, ed amante di quel sughetto color verde-barretta-di-uranio che usasi chiamare pesto mi sento lievemente toccato nello spirito.
La frase incriminata è la seguente:
«Senza l'ingegneria genetica oggi non avremmo alcuni fra i nostri prodotti più tipici. Il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la vite Nero D'Avola, la cipolla rossa di Tropea, il broccolo romanesco: sono stati ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi»
(fonte Corriere della Sera, 15 marzo 2012, link riportato sopra)
Orbene, affermare che senza la genetica non avremmo il basilico (e di conseguenza il pesto), così, tranchant, mi sembra un'uscita del cazzo e decisamente azzardata. Peraltro, al successivo "davvero?" dell'intervistatore, l'onorevole Ministro si è sbilanciato in un sibillino "si". Ah, beh.
Come noto, la Liguria, troppo limitatamente - ed anche per sue colpe-, trova il suo maggiore appeal come meta del turismo estivo e dei week-end delle belle stagioni. Chi dalle città del nord emigra nelle più belle riviere del Ponente o Levante, oppure gironzola per i caruggi di Genova o visita le altre città e cittadine.
Volete togliere ai foresti la possibilità di godersi di un sano piatto di gnocchi o trenette al pesto? Mi sembra, come detto, una grossa cazzata. Di persone facilmente influenzabili ce ne sono a bizzeffe (ricordo ancora quando si diceva che il basilico con gambo più lungo di tot centimetri era cancerogeno, bah, lo si dice ancora? Lo è? Ri-bah).
Caro Ministro, invece di sparar facili sentenze, sentenzia nel momento in cui un foglio di carta di qualche rinomata università e/o centro di studi confermerà quanto così superficialmente affermato. Se avrai ragione chapeau.
Regalate un mazzetto di basilico!
Intanto, beccati questa tipica accoglienza ligure.
Sì, sì infatti il pesto hanno iniziato a cucinarlo proprio appena dopo la nascita dell'ingegneria genetica, prima non esisteva
RispondiEliminaah allora mio padre è un ingegnere visto che ha fatto alcuni innesti!! Woow queste si che sono le persone di cui abbiamo bisogno a governarci.
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