giovedì 24 novembre 2011

Merda di Piero.


Non molto tempo fa Piero, praticante dello Studio T., ovvero mio "collega", aveva necessità di espletare un bisogno fisiologico comune ai più.
Recatosi dunque in bagno, chiudeva la porta ed iniziava a cercare la dovuta ispirazione.
Sbrigate le faccende di rito, tirava, come si confà ad una persona bene educata, la catena. Si lavava le mani - forse -, apriva la porta ed usciva.
Piero però era di corsa, doveva recarsi urgentemente - diceva lui - in Tribunale.
Probabilmente, la peperonata della sera precedente, mista a banana, salsiccia ed amatriciana, ha dato vita alla più classica delle esplosioni intestinali. Bernardino, così verrà ribattezzato il "neonato", non ne voleva sapere di prendere le vie per la fogna.
Momento di lieve turbamento
A questo punto a Piero veniva un'idea. Come detto era di fretta, si recava quindi dalla segretaria e con una invidiabile nonchalance le diceva: "M., scusa, dal momento che tra un po' dovrei andare in tribunale, non è che puoi, quando hai tempo, andare in bagno a tirare la catena? Grazie". E così, tondeggiante, se ne andava nella sua stanza.
Quella che può dirsi una vera e propria cagata d'artista, insomma.
Capite poi perché scrivo questo?

(nell'immagine Merda d'artista, Piero Manzoni)

6 commenti:

  1. ahahahahah oddio che personaggio! :P

    RispondiElimina
  2. Eh, purtroppo è così. C'è poco da dire. Quel che è successo è successo. Esilarante.

    RispondiElimina
  3. Ne conosci di tipi particolarI. Pure io in negozio ho il mio piccolo zoo...

    RispondiElimina
  4. Non ci crederai mai, ma è il mio incubo. Sia andare in bagno e non riuscire a far sparire le prove, sia andare in bagno e trovare residui altrui.

    RispondiElimina
  5. @Midori: ahaha, ma davvero?? Spero di non aver riesumato incubi ormai sopiti. ;)

    RispondiElimina