martedì 21 febbraio 2012

Playlist versione 1.1

Non ricordo in che stagione ho proposto una mia prima, cortissima, ma intensissima, playlist.
Erano i tempi di Max Gazzé, dei Baustelle, de Il Genio e di Vinicio, che, in fondo, ma neanche tanto in fondo, vero genio è.
Detto questo, ora vi propongo la seguente. Più lunga e più "pensata".

1) Wilco - You and I
2) Arctic Monkeys - Suck it and see
3) I Cani - Le coppie
4) The Maccabees - (random)
5) The Shins - Caring is creepy
6) Kasabian - L.S.F.
7) Felt - Ballad of a band
8) Young the Giant - My body
9) The National - Anyone's ghost
10) Ex-Otago - Giorni vacanzieri e/o La foresta

Tutto rientra nei fantastici anni duemila ad eccezione del pezzo dei Felt, senza un disco all'attivo ormai dai primissima anni '90, o addirittura prima.
Tutto rientra nella fantastica musica straniera, ma non capisco perché si debba tanto snobbare la musica italiana, soprattutto con chi ci si affaccia da neonato o poco più.
Vero, non è che si trovi in giro chissà che di interessante e soprattutto tutto diventa così troppo di nicchia da essere quasi insopportabile. L'exploit di generi/non generi come l'indie-pop-rock-echipiùnehapiùnemetta, delle mode hypster e delle camicie a quadri, del "cammino verso il passato" (parafrassando il titolo della trilogia di Zemeckis) con i Ray-Ban aviator, prima, e Wayfarer, poi, hanno creato tendenze ed avvicinamenti a gruppi musicali del passato, tendenze catturate prima all'estero e poi imitate da noi, alcune.
Altri cercano la musica d'autore a tutti i costi, con testi così impegnati, radical-chic e politically-scorret da necessitare una laurea per capirli.
Io vi propongo I Cani e gli Ex-Otago, che forse con tutto quel che ho scritto non c'entreranno un cazzo e che forse, proprio per questo, mi piacciono (oddio, le mode son le mode, vedere i video per credere).
E' una playlist influenzata dal necessario continuo ascolto di ogni canzone degli Wilco (il concerto dell'8 marzo è imminente), da un'usura di Velociraptor dei Kasabian, da un moderato ascolto di Given to the Wild, dall'innamoramento per Suck it and see, ecc., ecc. Tutte cose di cui mi avete comunque già magari letto parlare in queste pagine.
E no, gli Sugar Ray non mi piacciono, sorry.
Repetita iuvant cari in-coscienti, ma forse avevo già detto anche questo.


(ah, il flash sulle mode devo capirlo ancora adesso, pensieri a manetta, sorry).

2 commenti:

  1. Forse questa volta ti sorprenderai ma: amo Max Gazzè, ho la discografia dei Baustelle e li ho visti due volte in concerto, ero una fan scatenata del balletto del video pop porno dei genio e ho un autografo di Vinicio (nonostante quest'ultimo non è che lo digerisca molto....)
    Riguardo alla tua playlist...forse anche qui rimarrai a bocca aperta: Velociraptor lo sto usurando anch'io :), si agli Artic Monkeys (questa non la conoscevo), I cani (questi li conoscevo anchìio :P),Young the giant (bella l'ultima)e the national, per i the Maccabees hai l'onore di avermeli fatti conoscere, e per gli altri gruppi devo applicarmi perchè non li conosco :)

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