domenica 4 dicembre 2011

Il mistero di Rookford.

Questo post sarebbe dovuto cominciare così.

"Ore 22.45, Midnight in Paris.
E' ormai da Match Point che non perdo un film di Woody Allen, al cinema. Devo ammettere però che non sono un suo grande cultore, rimedierò con un "ripasso" quanto meno da Io e Annie".

La realtà è stata ben diversa.
Ore 22.30, squilla il cellulare "ragazzi, la sala di Midnight in Paris è piena, che si fa?", risposta: "boh!". Bene.
Cinema doveva comunque essere e cinema è stato, con questo.


Entrati in sala, il pienone. Beh, deve essere un film conosciuto, o comunque di cui si parla bene considerando che tutti, ma proprio tutti i posti erano occupati.
Anche in questo caso, la realtà è stata ben diversa. Aguzzando non tanto la vista quanto l'udito, ho iniziato a sentire bisbigli del tipo "che palle, io volevo vedere quello di Woody Allen", "oh, però andiamo poi a vedere Midnight in Paris", "te l'avevo detto che saremmo dovuti arrivare prima".
Insomma, era praticamente la seconda scelta delle seconde scelte. Vabbè, ormai siamo in ballo, balliamo.
In realtà il film è stato, nel suo genere, interessante.
Finalmente, e ribadisco, finalmente, un semi-horror che alterna qualche lieve stato d'ansia al più classico dei sobbalzi sulla poltrona. Non uno splatter, non sangue a catinelle, ma una storia che aveva il suo filo, che ha portato a chiedermi "e ora? come andrà a finire?".
Capiamoci, non è un capolavoro, qualche punto di domanda lampeggiava sopra i miei capelli scompigliati, qualche passaggio buttato un po' lì c'era. Però nel complesso decisamente vedibile.
Piccolo sunto. La storia parla di una ragazza (della quale ho già dimenticato il nome), diventata famosa nella Londra degli anni '20 per aver scritto un libro nel quale esclude categoricamente l'esistenza dei fantasmi, che viene chiamata a risolvere il mistero del fantasma di Rookford. Fantasma che infesta un collegio sperduto nelle colline britanniche e che, a detta degli allievi, si manifesta loro di notte, impaurendoli a morte. Ah, dimenticavo, il fantasma cattivo avrebbe causato la morte di uno dei "colleggianti".
Da qui la risoluzione del "mistero", senza che compaiano, fortunatamente, né Daniele Bossari, né Raz Degan e né, tanto meno, Enrico Ruggeri.
Prima parte un po' piatta, poi va, attendete senza spazientirvi. Trama che va oltre la volontà di spaventare lo spettatore, accompagnata da una sottile riflessione sulla solitudine.
Mi è piaciuta l'interpretazione di lei. Sorpresina per gli amanti di Harry Potter.
Lo consiglio? Direi di si, certo magari buttandoci meno di € 7,70.
Buona visione.
P.s.: è assolutamente guardabile senza un pensatissimo Woolrich a copertura degli occhi. A buon intenditor.

5 commenti:

  1. non è il mio genere di film...già il trailer mi faceva paura :P

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  2. anche io l'ho visto ieri sera... non mi è dispiaciuto come film... godibile lo definirei... storia nuova e non scontata dopotutto.. certo il buonismo che alla fine DEVE prevalere magari me lo sarei evitata... ma tant'è...
    anche io in attesa del buon Woody!

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  3. Concordo in pieno con @patalice. Bueno ;)
    @Isabel, non è poi così drammatico come horror, inteso nel senso di spaventi & co.

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  4. non è proprio il mio genere...forse lo vedrò in streaming e con i 7,70 mi compro una pizza! ;)

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