domenica 10 giugno 2012

Pillole sul "te l'avevo detto".

Stonando a squarciagola "your girlfriends they can't undersrtand!", presa gentilmente a prestito da Casablancas & Co., penso a quale micidiale arma d'irritazione di massa siano le quattro parole "te l'avevo detto" pronunciate dopo un #fail annunciato ma testardamente portato a legittimo compimento.
Eh già, perché esistono persone predisposte al "te l'avevo detto", pronte e scalpitanti ad urlarlo trionfalmente quasi come un "Campioni del mondo!!" aspettato da 24 anni.
Non me ne vogliano, ma esempi più lampanti sono fidanzate e madri.
Magari in una giornata non le vedi, le senti poco, poi le incontri, racconti la tua giornata e se solo in un passaggio di tre millesimi di secondo ti scappa una lamentela o un qualcosa che non va, eccole pronte. Tac.
Avresti dovuto capire dal loro scalpitare, mangiarsi le unghie, essere agitate che necessitavano di uno sfogo ed il "te l'avevo detto" è una sorta di liberazione.
Superata questa pillola sul lato passivo, la soddisfazione di dirlo devo ammettere però che è sempre tanta. Ma c'è modo e modo di dirlo.
Il successo maggiore lo si ottiene quando il "te l'avevo detto" segue ad un discorso serio, interessante ed interessato, nel quale sono a confronto idee ed ognuno ha la sua teoria che considera vincente. Terminato il discorso bisogna lasciare decantare e riposare il tutto come un buon vino. Passa qualche giorno o più di un giorno, succede quel fatto che ti dava ragione. A questo punto il "te l'avevo detto" ce l'hai sulla punta della lingua, pronto a vomitarlo acidamente fuori. Non bisogna commettere l'errore di avere fretta, è necessario aspettare il momento giusto e quando l'interlocutore in errore meno se l'aspetta piazzarlo lì, di sorpresa come un fulmine.
"oh, ma hai visto quella cosa? Vabbè, dai, comunque io l'avevo detto".
Satisfaction.
Soluzione a tutti i mali: non ascoltare, agire di testa propria sempre e comunque e se qualcuno inizia un discorso con un "secondo me..." che potrebbe portare a verità, tapparsi le orecchie ed iniziare ad urlare. Sbagliare ma farlo da sordi. E se qualcuno si ostina a rinfacciarvi qualcosa che voi non avete voluto sentire mandatelo cortesemente a fare in culo, tanto sicuramente la strada la sa.
Andando contro il mio pensiero, vi avevo consigliato di leggere sempre in-coscienza, qualcuno vi rimprovera di essere out per non averlo fatto? Beh, ve l'avevo detto.

10 commenti:

  1. Dire che hai ragione è poco. I miei "te l'avevo detto" acquistano sempre più credibilità: prima da fidanzata (ma poi ognuno tornava a casa sua), poi da moglie (e sapere di avere ragione su qualcosa dà una bella sensazione in ogni momento della giornata) e ora da madre (sembro la versione femminile di Confucio).
    Sentirsi dire "te l'avevo detto", invece, è frustrante e insopportabile!

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  2. purtroppo noi donne per una sorta di deformazione "mentale" insita in noi a partire dal DNA siamo piuttosto inclini a quel Te l'avevo detto.
    Ma diciamo che anche voi uomini non scherzata, eh!

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  3. Il fatto è che noi donne abbiamo SEMPRE ragione...il "te l'avevo detto" vien da sé! :D

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  4. "Sbagliare ma farlo da sordi": voto 10!

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  5. Da quanto non dico più un "te l'avevo detto" a qualcuno...è che ultimamente non mi va di dire molto agli altri.
    A me il tuo "ve l'avevo detto" finale non va, perché vi leggo sempre :D

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  6. qui lo dico e qui lo nego, a me dà soddisfazione sentirmi dire "te l'avevo detto" perché vuol dire che ho fatto di testa mia. sono strana lo so..

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  7. Io sono un maestro del "te l'avevo detto", però ho quasi sempre ragione, spesso mi capita di prevedere cosa accade.
    Mi sento un po' Cassandra...

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  8. Beh, non so che rispondervi.
    Mi sembra uno dei commenti più geniali che potessi lasciare ad un mio post.

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  9. Gabri ti leggo sempre!! Scrivi davvero bene.

    A presto

    Dani

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