domenica 1 aprile 2012

Quasi amici (di O. Nakache ed E. Toledano)


Quando mi è stato proposto di andare a vedere "Quasi amici" la mia risposta è stata: "mmm, ah, vabbé, ok". Insomma, io e l'entusiasmo non eravamo proprio amici, tanto meno quasi.
Mi siedo quindi sulla poltrona con una serie di pregiudizi nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che si sentono quotidianamente nei servizi dei tiggì.
Inizia il film ed inizio a sbuffare.
Prosegue il film e smetto di sbuffare.
Già, "Quasi amici" è una storia già sentita, già vista, per nulla originale. Insomma, scontata, la storia; non scontato ed assolutamente divertente come viene raccontata.
E' divertente un film che tocca argomenti quali tetraplegia, storie borderline da banlieu francesi, di morte?!
Beh, sì, decisamente. L'intreccio tra tematiche superficialmente complesse viene tessuto con assoluta naturalezza, mai banale e sempre pronto a strappare un sorriso allo spettatore; non a ricercarlo a tutti i costi, ma proprio a strapparlo, e con successo.
L'ottima riuscita del film è proprio questa, la sua leggerezza (ma occhio a non fraintendermi), il suo non sforzare lo spettatore shakerandolo in quel mix comico/drammatico legato al meglio.
Non giudico le interpretazioni perché non ne sono capace, mi limito a dire che ho trovato entrambi (gli per me sconosciuti Omar Sy e Francois Cluzet, quest'ultimo spaventosamente simile a Dustin Hoffman) azzeccati per il ruolo. Quest'omone nero capace di piangere, ridere e mettersi guanti in lattice per le operazioni di pulizia meno consuete.
La circostanza, poi, che il tutto sia tratto da una storia vera poteva essere una radice nascosta sulla quale inciampare; invece così non è stato ed anzi, l'"omaggio" finale ai reali personaggi non fa altro che rendere il tutto ancor più terra terra, più vicino ed ancor più reale.
Insomma, Quasi amici è un film che si mette a nudo prima di essere visto, lo spettatore sa praticamente tutto, tranne quel piccolo particolare sul come quel che già si sa viene proposto. E non è un dettaglio da poco; non fermatevi alle apparenze, rischiereste di finire come me nel pregiudicarvi la visione di un film davvero bello.

1 commento:

  1. un film che appena terminato avrei voluto subito rivedere!..bellissimo!

    (è vero assomiglia tantissimo a Dustin Hoffman!!)

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