venerdì 15 febbraio 2013

Pillole elettorali, da ingoiare con moderazione.



Post riservato a chi fosse indeciso su chi votare, per il se, beh, rivolgetevi altrove.
Come da titolo, la mia intenzione è quella di (ri)fornirvi di alcune brevi personalissime pillole su quelli che ritengo essere i pro ed i contro dei principali partiti/schieramenti politici che si presenteranno alle prossime elezioni, senza entrare nel merito dei rispettivi programmi e senza arrogarmi alcun principio di giustezza.
Premessa doverosa: la lunghezza è dovuta al numero di (pseudo)schieramenti e non ai miei pensieri.

Let’s start!

PD
Pro
A mio avviso sarebbe la scelta forse più adatta in questo momento.
Seppur con sul groppone il caso MPS, lo considero il partito più sensato e capace di soddisfare le esigenze di gran parte (spero più del 51%) del paese.
Un giusto mix tra le forze (e le idee) di centro-sinistra. Tutto questo ai nastri di partenza, bisogna vedere cosa succede se taglia per primo il traguardo.
Contro
A mio pare il più grosso difetto del PD è il leader, o meglio il non leader.
Non è accattivante e neppure troppo convincente. Stufa presto con i suoi detti/motti/vulgate. Non riesce a sfondare con le sue idee seppur decisamente corrette, alla base. Dovrebbe essere più politically scorrect ma avendo il piede in addirittura più di due scarpe non può (o, comunque, non sa) calcare troppo la mano. Peccato.

PDL
Pro
La campagna elettorale del Pdl, beh, come dire… passo ai contro.
Contro
Ci risiamo. A questo punto avrei apprezzato maggiormente l’incompetenza di Alfano. Personalmente ritengo un errore la (pseudo)scissione con la Meloni le cui idee non erano del tutto da buttare via (un buon 15% poteva anche salvarsi), la sua candidatura premier sarebbe stato qualcosa di più giovane e “nuovo” (ah, come piace la parola “nuovo”), vabbé.
Considerando che spopolano sul web tutte le promesse di restituzioni di B., non vi tedio oltre, bastano pochi click in giro per capire cosa fare (oh, se mi restituisce 15 anni di vita lo voto pure io).
Un suggerimento: considerando certi “esultanti”, ricordo che chi è in affitto e non ha una casa di proprietà non riceverà indietro l’IMU, giusto per precisare.

SCELTA CIVICA
Pro
I moderati per eccellenza. Probabilmente – salvo smentite –, sono i più vicini al “faccio quel che dico e dico quel che faccio (Monti non si sarebbe dovuto candidare, ma comunque…; Casini ha buttato in lista un suo parentuncolo, ma comunque...; Fini, beh, di Fini ne uscirà qualcun’altra).
La loro forza, per chi ci ha creduto, sono i precedenti 13 mesi di governo Monti connotati da una profonda e - fino a quel momento sconosciuta - serietà politica (di facciata?).
Contro
I contro possono proprio essere i 13 mesi di governo Monti e l’assoluta intransigenza nelle scelte del Professore.
O facciamo così o nessuno mi avrà” potrebbe essere, a mio parere, il suo motto. Una chiusura quasi totale verso le scelte non condivise: denota forza, vero, ma - purtroppo - per fare buone cose a volta serve proprio il compromesso (e non mi riferisco, con ciò, alla definizione civilistica di contratto preliminare).
Ad ogni modo, siamo così sicuri che il buon Mario sia così voluto?

MOVIMENTO 5 STELLE
Pro
Rettifico subito il pro precedente. I militanti ed attivisti (non so come chiamarli) del M5S si collocano forse ad un livello superiore rispetto al “faccio quel che dico e dico quel che faccio” di Scelta Civica.
La loro forza sta proprio nella decantata trasparenza delle loro azioni al cospetto di idee semplici, chiare e terra a terra.
Oggettivamente sono il vero “nuovo”.
Contro
Gran parte del loro “credo politico”, terribilmente troppo vicino all’italiano medio; non so se sarebbero in grado di supportare tecnicismi che non si limitino (peraltro giustamente) alla riduzione dei propri compensi da parlamentari.
Inoltre, non riuscirei a vedere un M5S senza Grillo (dopo questa, può pure toccarsi le balle); mi spiego, sono decisamente troppo legati al loro leader carismatico/guru/asceta; qualora li lasciasse? Vero che alcuni se ne sono andati (o son stati cacciati, vedi Favia e Salsi) per i suoi veti dittatoriali in materia di comunicazione, ma solo alcuni.
Sono antipolitici? Si, sono antipolitici e per chi, come me, crede nella (buona) politica votarli sarebbe un turarsi il naso.
Sono demagoghi e “populisti”? Si, lo sono, e forse l’estremizzare certe giuste considerazioni fa perdere un po’ la via da quelli che sono gli altri reali problemi del paese.
Hanno un sistema gerarco-accentratore in Grillo (forse plagiato da Casaleggio)? Si, ce l’hanno e questo, ahinoi, è un grosso problema.
Sono pro NO-TAV.

FARE – FERMARE IL DECLINO
Pro
Oscar Giannetto, rectius Giannino (pardon) è un volto “nuovo” della politica ed apprezzato - seppur schierato - giornalista. Le sue idee, per come le ho seguite io, ruotano attorno alla parola liberale.
Mi trasmette curiosità e mi pento di non essere arrivato a questo post preparato sul loro programma (del resto sono solo pillole, le mie). Probabilmente, quindi, il pro maggiore è nella stessa persona di Giannino.
Contro
Non sono convinto che sia un voto seriamente utile. Ogni voto è utile perché espressione di una volontà, sia chiaro, ma per come intendo io le elezioni (ovverosia un bipolarismo similangloamericano), spezzettare troppo il Parlamento mi creerebbe disagio.
Inoltre, non conosco assolutamente (anche per colpa mia) l’”intorno” di Giannino. Chi sono gli altri uomini di “Fare – Fermare il declino”? Per attirare voti da soli serve maggior carisma (vedi Grillo, seppur imparagonabile).

RIVOLUZIONE CIVILE
Pro - Contro in un unicum
Se proprio devo essere sincero, nel movimento dei vari Ingroia, De Magistris e del raccattato Di Pietro non vedo molti pro. Sarà pure una boutade ma l’esordio a Servizio Pubblico dell’ex PM (quale direte voi dal momento che son tutti ex) di Palermo non mi è particolarmente piaciuto; più o meno diceva così “Me ne sarei stato volentieri in Guatemala, ma vista la situazione in Italia ho preferito tornare”. L’eroe del terzo mondo? Bah.
Lo schieramento che più di tutti dà contro B. ma che al tempo stesso non mi ha fatto capire cosa vuole realmente fare (oltre alla tanto decantata riforma della Giustizia che, diciamocelo, andrà pure fatta - di nuovo - ma non mi sembra al momento il nocciolo del problema).
Inoltre, l'estremismo di certe idee che io invece condivido (vedi per tutte il sì ai NO-TAV), mi fa propendere proprio per evitare accuratamente di compiere l'errore di barrare una casella che non sono sicuro rappresenti la sinistra come la intendo io.

Foto tratta da http://www.tigullionews.com/index.php/rapallo/elezioni-politiche-2013-in-lungo-sabato-di-campagna-elettorale-di-pdl-fratelli-ditalia-e-pcl/

3 commenti:

  1. Aggiungo ai contro di Grillo : è un uomo che ama attirare le folle dicendo loro quello che vogliono sentirsi dire.. Ma.. Fatti?!! Nessuno. Facile parlare ma bisogna vedere i fatti.. Boh! Mi displace Che sia zeneize come me:) comunque sia spero che vada a votare tanta gente, più del solito e che non si facciano abbindolare dalle false promesse di qualcuno.. Perché comunque nel bene o nel male se voti esprimi il tuo pensiero per la società e pensi al tuo futuro. Speriamo che vengano mantenute le cose dette, tutto qua.

    RispondiElimina
  2. Sono molto d'accordo con te sulla necessità di andare a votare. Il voto è anzitutto un dovere civico ma, ancor più, l'unica tangibile capacità di esprimere la propria libera volontà.

    RispondiElimina