mercoledì 15 giugno 2011

Se ci riesce mia sorella..

Questo é il criterio che userò per farvi capire se una ricetta é facile da preparare o no.
La sorella in questione é la seconda, io sono la terza e ultima, e diciamo che non la vedo proprio bene come concorrente alla prova del cuoco..quindi, se ci riesce lei andate sereni. Quando leggerete "se ci riesce mia sorella..é un miracolo" si tratterà di una ricetta di media difficoltà, vi sarà richiesta una maggiore dimestichezza o, meglio, un minimo di dimestichezza tra i fornelli, proprio quella che manca a mia sorella.
"Vorrei prenotare un tavolo per due" è quello che mia sorella farebbe se le chiedessi di preparare alcuni piatti che non posso dire che siano difficili, ma solo un po' più elaborati, anche perché a me piace cucinare, ma non sono di certo uno chef!
Fatta questa giusta premessa, partiamo con la prima ricetta!

Penne con pesto di pistacchi.
-Livello di difficoltà: se ci riesce mia sorella..-

Prendete mezza cipolla e tagliatela finemente (ho preparato la pasta per sei persone, quindi mezza cipolla ci voleva tutta..).
Fatela imbiondire in una padella con due abbondanti cucchiai di olio, aggiungete della pancetta tagliata a cubetti. Dopo due minuti bagnate con mezzo bicchiere di vino rosso, fatelo evaporare a fiamma alta.
Quando il vino è evaporato spegnete il fuoco, se vedete che la pancetta si sta colorando troppo spegnete prima.
Cuocete la pasta; a fine cottura scolatela e mettetela nella padella con la pancetta, mescolate un paio di volte a fuoco medio giusto per farla insaporire.
Spegnete il fuoco e aggiungete il pesto di pistacchi che consiglio di allungare prima con due cucchiai dell'acqua di cottura della pasta. Buon appetito!

Il pesto di pistacchi in vasetto lo trovate su internet, a me lo ha portato un amico dalla Sicilia (insieme alla crema di pistacchi come da foto) e per le followers di Genova potete acquistarlo anche da "Don Cola" in Via Cesarea. Io l'ho aggiunto alla pasta senza farlo cuocere perché il pesto cotto, un po' come quello alla genovese, non mi piace.
Naturalmente su internet trovate anche la ricetta per farlo a casa, ma in questo caso si passerebbe al livello di difficoltà successivo sempre utilizzando come criterio le capacità culinarie di mia sorella che, come avrete intuito dalla facilità della ricetta proposta, sono ancora in fase di sviluppo..un merito glielo devo riconoscere però, sa fare una pizza straordinaria e non è quella surgelata, ve lo giuro!

4 commenti:

  1. se ci riesce mia sorella.... è una dei più divertenti titoli di rubriche che io abbia sentito

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  2. ah ah!grazie..sarà contenta mia sorella..

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  3. lavoro da un fotografo e quando vengono i ragazzi/e per le foto tessere della patente, chiedo a che punto sono. Molti sono preoccupati e io rispondo:se ho preso la patente io, puoi farcela tranquillamente anche tu. Credo corrisponda bene al tuo se ci riesce mia sorella!!!!

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  4. un eventuale post sulle mie capacità alla guida lo farei scrivere a mia sorella..e lì le parti si invertirebbero!!!

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