lunedì 9 maggio 2011

Mauro Boselli


Cari lettori di in-coscienza, prima di lasciarmi cullare dolcemente tra le braccia di Morfeo (intendendo la divinità greca e non il Domenico ex-calciatore) voglio raccontarvi la parabola del buon Mauro.
Nato a Buenos Aires il 22 maggio del 1985, si scopre fin da subito essere discreto giocatore di futbol.
Spronato dai genitori e dalla sua forza di volontà approda nel Boca Juniors, uno dei principali club argentini.
Non sentendosi però realizzato comincia il suo pellegrinaggio in diverse squadre (Malaga, Estudiantes, Wigan) finché non sbarca in prestito in Italia.
Fin da subito la sorte gli è avversa e, complice anche un infortunio, è costretto a vedere sgambettare i suoi compagni e dalla tribuna e dalla panchina.
"Oggetto misterioso" si sente sussurrare per le vie della città.
Ma il tempo passa e Mauro si riprende.
Nonostante tutto viene comunque lasciato in disparte "è fuori condizione!" si giustifica l'allenatore.
Ma i maligni la pensano diversamente. Nella sua società Mauro è in prestito (con un elevato costo di acquisto), giocando toglierebbe spazio a chi invece è di proprietà facendone scendere il valore e, di conseguenza, i dindini nelle casse societarie.
Sfortunato.
Ma Mauro ha il carattere dalla sua, non si perde d'animo e l'08 maggio 2011, mentre i suoi compagni stanno giocando una partita molto sentita che si sta avviando verso un "dolcissimo" pareggio, viene avvicinato dal mister che gli dice "te la senti di fare qualche minuto?", l'idea è più che altro perder tempo.
Mauro non esita ed al 97esimo succede l'incredibile.
Grazie Mauro, ovunque tu sarai l'anno prossimo io ti ricorderò sempre.
Non succede, ma se succede...

2 commenti:

  1. Mauro Boselli è l'emblema, ahimè, della stagione della Samp: oggetto misterioso.

    Federica

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