lunedì 26 agosto 2013

La verità sul caso Harry Quebert - Joel Dickers -

Avevo già espresso le mie perplessità in un tweet qualche mese fa, i gusti letterari del mio capo non coincidono perfettamente con i miei, ma ricevere in regalo libri é sempre un piacere e allora ho iniziato a leggerlo.



 
Poi leggi commenti come questo sulla quarta di copertina

"è raro, ma quando succede niente può contenere l'eccitazione della lettura. 
Giovane o meno giovane, lettore esigente o meno, uomo o donna, leggerai fino all'ultima riga il romanzo di Joel Dicker. Ne uscirai entusiasta per il gioco continuo di adrenalina letteraria che il narratore, senza sosta, ha inniettato nelle tue vene" (le Figaro)

e ti aspetti un libro giallo con le palle, 700 pagine fitte di intrighi, colpi di scena, suspence.
E invece..
Il 70% del libro é costituito da dialoghi e questo lo rende molto scorrevole, ma mi é quasi impossibile dare un giudizio allo stile dell'autore perché, diciamolo, aprire le virgolette e inserirci frasi di senso compiuto, banalotte, siamo tutti bravi a farlo.
Il resto del libro é costituito da flashback riguardanti la vita del protagonista e la vicenda su cui sta indagando: l'omicidio di una quindicenne, avvenuto negli anni 70, il cui corpo é stato ritrovato nel giardino della casa del suo mentore che diventa il primo indiziato per il fatto di reato.
Troppe le storie che si intrecciano, male, per poi non portare a nulla perché il finale del libro risulta essere del tutto slegato dalle vicende narrate. Sembra che, arrivato ad un certo punto, l'autore abbia capito di dover concludere il libroe allora butta giù un finale che ti fa dire: "tutto qui?".
E poi uno stesso episodio viene ripreso più e più volte nel corso del romanzo, magari con la scusa di essere raccontato da personaggi diversi, e questo rende il libro ripetitivo e noioso in alcuni punti (ecco come l'autore è arrivato a scrivere 700 pagine).

Sinceramente non mi spiego come sia arrivato primo in classifica tra i libri più venduti da Feltrinelli..

Poi ho letto un covo di vipere di Camilleri che, con 250 pagine, mi ha ridato il piacere di leggere un libro giallo.

11 commenti:

  1. Io questo libro lo vedo ovunque. Dicono che è meraviglioso. Che va letto assolutamente. Ma tu sfati questi miti e allora la mia curiosità ha avuto un contraccolpo decisivo. Che poi 700 pagine non sono poche :)

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  2. Io l'ho trovato splendido,il miglior libro letto nel 2013. 700 pagine che si leggono in due giorni, un intreccio portentoso e un finale micidiale.Però de gustibus...:)

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  3. @francescast.84: non ti far spaventare dalle 700 pagine, é molto scorrevole, io però non capisco come possa essere definito meraviglioso!

    @blackswan: addirittura?!io l'ho trovato proprio brutto.

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  4. lo sto leggendo in questi giorni e mi ha "peso". Sono curiosa di vedere come andra' a finire....

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  5. Ho letto troppe opinioni contrastanti su questo libro, mi sa che è uno di quei libri che o lo ami o lo odi!

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  6. l'ho letti in tre giorni. il miglior libro del 2013....era da un pezzo che non leggevo più un libro così bello. lo consiglio assolutamente!! colpi di scena dalla prima pagina fino all'ultima.... da 5 stelle

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  7. @spendi e spandi: ed è evidente la mia opinione!

    @Phiiiibi: leggilo e poi fammi sapere cosa ne pensi..

    @anonimo: mah..

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  8. qualche gg fa sono entrata in libreria e la commessa me l'ha esplicitamente sconsigliato...era quasi a metà libro ma non aveva capito ancora di cosa parlava! allora ho comprato altro! ;)

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