venerdì 6 febbraio 2015

Semplicemente fuori (dall'euro o di testa?)



In questi giorni il Movimento 5 Stelle ha pubblicato un divertente promo autoreferenziale sul referendum consultivo "anti-euro" a breve oggetto di votazione. Dal momento che in molti ne hanno già parlato e considerando che non ci piace essere pionieri di nulla, non vedo perché in-coscienza dovrebbe essere da meno e nel mare di belinate che si leggono ha deciso di aggiungerne una (anzi due).
Di seguito trovate dunque due brevi commenti del Dott_A e di My name is nick.
Enjoy.

Il commento del Dott_A: eppure basterebbe copiare…

Prescindendo da qualsivoglia valutazione macroeconomica, monetaria, finanziaria e politica mi limito semplicemente a dire che sono incredulo.

Nella mia quasi trentennale carriera di telespettatore spot brutti ne ho visti tanti, ma questo travalica ogni limite. Passi per la musica di Einaudi che, sarà pure di qualità, ma è davvero triste, passi per l’ambientazione un po' casereccia (del resto loro sono duri e puri e non hanno soldi da spendere), passi per il protagonista che sembra un precario, potenziale segaiolo e stalker ma, porca di quella miseria, esattamente come a scuola, nella vita basterebbe copiare.

Il M5S sarà anche una forza politica nuova e giovane ma tutti i suoi esponenti hanno la memoria storica (e qui cito Montanelli) del più grande piazzista di tutti i tempi, Silvio Berlusconi; oppure, senza guardare al passato, oggi basterebbe copiare Renzi e la sua efficacissima propaganda priva di contenuti. Insomma, chi ha detto che per fare il bene serva una triste serietà ad ogni costo? Ma davvero questi pensano che il pubblico sia in grado di cogliere il non meglio precisato significato recondito di questo spot? L’italiano medio ha bisogno di una politica a fumetti e va avanti a slogan. Nessun bambino berrebbe mai sciroppo amaro e minestrina solo perché la mamma è tanto buona. Insomma, prima di terminare la mia arringa, consiglio vivamente a questi ragazzi, se pensano di fare il bene, di cambiare radicalmente stile e rinnovare la propria immagine. Si può essere sexy e si può essere seri allo stesso tempo. Non sono molto religioso ma, che mi risulti, il peccato sono gli atti impuri, non chi li provoca perché ha un bel culo o delle belle tette.

Concludo con un alcune di note di colore:
- Paola Taverna ha troppe borse, mettetele un fondotinta;
- Se ti vuoi trombare una tipa non regalarle un mattone filosofico con bibliografia in polacco, offrile un sushi;
- Il cambio 1 Euro / 1000 Lire non lo augurerei neanche all’assassino di Yara;
- Einaudi questo pomeriggio ha diffidato il M5S dall’utilizzare la sua musica.

Il commento di MyNameIsNick: mamma mia dammi 1.936,27 lire.

Premesso che un caffè a 800 (?) lire non lo si beveva nemmeno nel 1999.
Premesso che (a) manco dai cinesi ti tagliano i capelli così male e, comunque, (b) il barbiere è un ladro perché con 10.000 lire non gli ha sistemato neppure la basetta.
Premesso che se fossi in lei, con 12.000 lire di aperitivo, beh, "ma col cazzo che te la do, barbone!". Ma va anche detto che voi la vorreste da una che legge le poesie di Whitman (ho interpretato così l’accondiscendente stupore) e che non si è nemmeno accorta che sulla forchetta che sta delicatamente portandosi alla bocca, probabilmente, non c’è nulla?
Premesso che questo, da come sta andando, mi pare che la tipa proprio non se la voglia fare. Anche il Dott_A (che - diciamolo - non è proprio uno che bada ai particolari) dopo l'aperitivo l’avrebbe portata fuori a cena.
Premesso che il tipo è davvero uno sfigato, con 22.000 lire (+ il libro) c'ha rimediato giusto ‘na becciata (visto l’andazzo vive ancora coi suoi ed è talmente braccino che di portarla in albergo manco c’ha pensato).

Ragà, cazzo però, potevate riempirgli di più il portafogli a 'sto sgangherato. Già nel 1992 gli 883 lo sapevano che un deca non ti basta neanche in pizzeria. Figuriamoci per un happy ending.

Beh, alla fine, considerato nel suo complesso, ritengo che sia un video che non fa altro che illuderti e prenderti per il culo: chiunque dopo la scena della stivalata avrà pensato “oh, mo’ parte il porno”. Macché. Mi spiace disattendere le vostre aspettative e non vorrei spoilerare ma sappiate che quel che vi tocca dopo la stivalata è solo un predicozzo della Taverna, vestita, per fortuna (Taverna che tra l’atro, nel cambio euro / lira, incula pure al povero ragazzo 936,27 lire… barbona!).

Se poi invece non ho capito nulla e mi volete dire che tornando alla lira:
a) potrò facilmente comprarmi la Illy;
b) mi potrò permettere, oltre al parrucchiere, anche il visagista delle dive (cit.);
c) (se giocata meglio) beccherò figa con circa 10 euro…
(Basta che Berlusconi non mi mandi di nuovo a casa la calcolatrice combiavaluta) Beh, dove firmo?

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Mi spiace solo non aver trovato il video sul tubo, qui il link da Il Fatto Quotidiano - On line
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/02/04/m5s-online-lo-spot-per-la-campagna-no-euro-con-la-senatrice-taverna/337067/

lunedì 2 febbraio 2015

Roma.

Sembrava una puntata di man VS food.
Io, da una parte, e le mezze maniche alla gricia, dall'altra.
Ho vinto io, naturalmente.

Roma è stata la tappa del nostro week end. 
Siamo arrivati alle 12 di sabato e ripartiti alle 18.30 di domenica, abbiamo macinato chilometri, visto tutto quello che il poco tempo a nostra disposizione ci ha permesso di vedere con la promessa di visitare anche i musei, la prossima volta.

Ci siamo, però, concessi la mostra di Escher al chiostro del Bramante e, oltre al consiglio di andarla a vedere (è davvero bella!), ve ne dò un altro: prenotate i biglietti on line, noi così ci siamo evitati una coda di 40 minuti.

Altro consiglio: la passeggiata al Pincio, da lì Roma è ancora più bella, se possibile.






Vi lascio con una curiosità.

Questa 

è una delle quattro figure allegoriche della Fontana dei Fiumi di Piazza Navona, è opera del Bernini e rappresenta il Nilo. La testa è nascosta da un velo perchè, ai tempi, non si conoscevano ancora le sorgenti del fiume, ma la leggenda narra che il Bernini avesse nascosto la testa per impedire alla figura di vedere la Chiesa di Sant'Agnese in Agone, nella stessa piazza, opera del suo rivale, Borromini. 
In realtà la leggenda non regge perchè la chiesa è successiva alla fontana, ma amo troppo le leggende popolari e non potevo non riportarvela!