venerdì 31 agosto 2012

Capodanno ad agosto

Prima di riprendere i frenetici ritmini autunno-inverno-primaverili e, quindi, le nostre consuete stronzate, siamo ben lieti di intrattenrvi ospitando i pensieri e le parole dei nostri lettori.
Di seguito, quindi, un  Capodanno ad agosto targato Big Z.



Il mio personale capodanno oscilla ormai da anni tra la seconda e la terza settimana di agosto.
Non preavvisa, semplicemente arriva e si manifesta.
Il giorno prima mi sento felice perché ho ancora davanti a me un bel pezzo d’estate e il giorno dopo sprofondo nella depressione più totale perché realizzo che non è più così.
Oltre che per la data incerta, il mio personalissimo capodanno, differisce da quello classico occidentale anche per una serie di altre ragioni.
Innanzitutto non faccio buoni propositi, al massimo spreco qualche minuto cercando di immaginare cosa potrà accadermi nel corso dei successivi dodici mesi ma raramente ci ho preso e così ho progressivamente lasciato perdere.
Non ci sono mangiate pantagrueliche, non ci sono “botti” e nessuno mi fa gli auguri, ma devo ammettere che la maggior parte delle volte sono sbronzo almeno quanto il 31 dicembre, anche se per motivi diversi.
Il 31 dicembre mi ubriaco per stare in compagnia, a capodanno (il mio) mi ubriaco per stare da solo.
Il “tempo che passa” alla nostra età (25-30) è un concetto schernito dai più, eppure credo meno scontato che in altri periodi della vita umana.
Non siamo ancora del tutto adulti (o almeno così ci piace pensare) e quindi non ci sentiamo in colpa per non essere ancora realizzati, sposati, genitori, contribuenti, sorridenti, con un hobby domenicale idiota e politicamente disillusi e tuttavia sentiamo che il cappio si stringe intorno alla gola, che pian piano ci avviciniamo al collo dell’imbuto e ogni anno ci chiediamo se non sarà quello durante il quale ci sveglieremo e scopriremo di aver messo la testa a posto.
Dall’altro lato non siamo nemmeno più ragazzi, le notti in bianco e le sbronze iniziano a pesare la mattina dopo e la partitella della domenica sera ce la portiamo dietro almeno fino a mercoledì.
Ci sentiamo ancora “fighi” ma iniziamo a orecchiare in giro che non è più questa la parola che useremmo per definirci se fossimo davvero ancora dentro al giro, ancora “cool”, dei veri “fratelli” o dei mitici “zii”.
Insomma, gli anni passano e non credo esista una banalità più grande di questa, a me capita di pensarci ad agosto e forse quest’anno più di altri vorrei che il prossimo non passasse e basta, ma fosse l’inizio di un progetto a più ampio respiro.
Magari uno alla fine del quale tra 5 anni mi troverò in una spiaggia in Costa Rica a bere Mojito dopo aver rapinato un portavalori, perché si sa, alla nostra età ancora tutto può succedere, o almeno alla mia generazione piace molto pensarlo.

Big. Z.

martedì 14 agosto 2012

Strisce.



Stavo proprio pensando l’altro giorno che è buona cosa (peraltro imposta dal codice della strada a pena decurtazione di punti) cedere il passo quando qualcuno si trova sulle strisce intento nell’attraversamento della strada.
Personalmente, quando mi avvicino a piedi alle zebre sono di un’arroganza fottuta, conscio del fatto che se mi dovessero mettere sotto (salvi i casi di morte e/o gravissimi danni) mi farei un po’ di quattrini (discorso pessimo, lo so, ma a chi non è mai venuto in mente? Un po’ come da piccoli il suicidio, quando i genitori spaccavano si incazzavano o dicevano sempre no. Idee farlocche).
Ferma questa breve premessa, se da un lato sono arrogante, dall’altro pondero bene la decisione su chi far attraversare senza se e senza ma e su chi s’attacca al cazzo.
Quando sono alla guida della mia 500ina possono stare tranquilli:
  • donne con passeggino ed infanti nonché la loro proiezione più che adulta, i vecchi, che solo i cafoni non farebbero passare. Diciamo che i primi son sacri, per i secondi nutro profonda tenerezza;
  • persone con handicap;
  • ragazze dall’apparente bell’aspetto con shorts, vestitini, top e qualsiasi cosa renda necessaria una seppur superficiale prima analisi conscio comunque che - purtroppo - durerà unicamente il tempo dell’attraversamento. In questi casi non è "cavaliere" solo chi malauguratamente si ritrova con la fidanzata sul sedile di fianco.

Sommariamente, direi che queste categorie hanno l’attraversamento assicurato.
Non ce l’avranno mai, invece:
  • bulletti che in branco fanno i fieri con i loro cappellini girati e canotte, che ti guardano con sguardo arrogante e superficiale, convinti che tutto sia dovuto. Potete pure fottervi, il massimale dell’assicurazione non sarà altissimo ma certamente copre quel poco che siete;
  • gli incerti. Cazzo, io ti farei anche passare, ma almeno deciditi. Si, no, si, no, forse. Tempo da perdere, per quel che faccio, ne avrei anche, ma buttarlo via così proprio no; quindi sappiate che al primo tentennamento passo io e pace se vengo mandato a quel paese.

Per tutti gli altri dipende dall’umore (al mattino sappiate che èmmerda) e da cosa mi aspetta nei giorni a seguire. Si, insomma, un po’ come in My name is Earl quel do ut des che al Karma fa sempre piacere.
Ammetto che questo post possa apparire superficiale e scarno, in realtà, letto attentamente, rivela una parte di me. Quale sta a voi capirlo.

venerdì 10 agosto 2012

Bye bye Studio T.!

Sfido chiunque a non invidiarmi quando sarò qui (Maddalena, nda).


Ora, però, mi trovo ancora alle prese con questo cimelio so 90’s che, a dirla tutta, fa veramente cagare.


Quindi, datemi tempo 7/8 giorni e così nervosismo, caldo, mal di testa (st’affare fa un casino che non avete idea) se ne andranno a fare in culo proprio nell’istante in cui le mie dolci palle saranno a mollo nella limpidissima acqua sarda. Il tutto alla facciazza di chi le palle le aveva a mollo e si ritroverà in studio con delle belle botte di “coglionazzo”, giusto per restare in tema di palle.

lunedì 6 agosto 2012

shhh e balla!

Se sabato scorso foste venuti a Sestri Levante e foste passati dalla Baia del Silenzio 


Google images


avreste visto centinaia di persone ballare sulla spiaggia.
Cosa c'é di strano, direte voi?
Sarà stata la solita festa sulla spiaggia..ed é qui che vi sbagliate!
Perché la musica non c'era o, meglio, c'era, ma solo nelle cuffie wi-fi che ognuna di quelle persone indossava e che potevi sintonizzare su due diversi canali di musica.
Il risultato, più o meno, era questo




Ok, la qualità del video fa schifo e non rende per niente l'idea!
Andate sulla fiducia, se venite a sapere che dalle vostre parti organizzano la Silent Disco non perdete tempo e comprate i biglietti, vi aspetterà una festa davvero divertente!
E 600 gr di orsetti alla vodka faranno il resto..


ps:quel tamarra che ad un certo punto sentite nel video é riferito alla sottoscritta :-D


mercoledì 1 agosto 2012

Memo #2

- se mi bocciano col cazzo che rimetto diritto costituzionale tra le materie dell'orale;

- rinnovare la patente;

- non mangiare questi




uno dopo l'atro, Amarillys, perchè potresti rischiare di soffocare. Di nuovo.