Devo raccontarvi di come ho trascorso i miei quattro giorni
ad Amsterdam di due weekend fa (forse tre se pubblico questo post lunedì).
A prescindere dalla necessità di un bravo matematico per
capire quando sono andato, in realtà non vi parlerò poi così tanto della mia
gitarella nella città dei tulipani e delle zoccole (o degli zoccoli?). Non ve
ne parlerò perché questa mattina (venerdì 8.11, n.d.a.) percorrendo la
sopraelevata di Genova, come peraltro ogni mattina, mi è caduto lo sguardo sul
sottomarino (o sommergibile) parcheggiato
davanti al Museo del Mare.
E quindi?
Beh, e quindi le guide turistiche ed i siti su Amsterdam mi
hanno spacciato come interessante la visita dell’House Boat Museum, ovverosia una delle tante case galleggianti
ormeggiate al bordo di uno dei canali, non più abitata ma resa appunto “museo”.
Per carità, divertente, simpatica, quel che volete, ma cazzo, a Genova c’è da
visitare un sommergibile (o sottomarino), volete mettere?!
Inoltre, belli i canali, bello il “Gomito d’oro” (ovverosia
le abitazioni della Amsterdam “bene”, riconoscibili dal fatto che, a differenza
di tutte la altre abitazioni, non hanno il gancio all’apice della facciata,
necessario per portare alle mansarde ogni genere di vivere da stivare; assente
in quanto l’Amsterdam “bene” non aveva bisogno di mansarde per stivare i beni
necessari disponendo di appositi magazzini nelle vicinanze), bello tutto ma - in
fondo in fondo - visto un canale, visti tutti; qui da noi ci sono i caruggi, coi loro odori, negozi e
particolarità, tutti apparentemente uguali ma profondamente differenti, insomma
unici (n.b. entrambi, e sottolineo
entrambi - canali e caruggi - sono patrimonio dell’Umanità Unesco).
Da visitare sicuramente ci sono la Nieuwe Kerk, la Oude Kerk,
le due principali chiese della città (quest’ultima non più utilizzata e,
curiosità, adiacente a molte vetrine di signorine non proprio pudiche) ed il Begijnhof, ovvero un complesso
residenziale ove vivevano le c.d. beghine (andate a cercare chi sono per
maggiori info). La prima delle due chiese, come tradizione, ha ospitato la
recente incoronazione del nuovo Re d’Olanda e per l’occasione è stato suonato -
credo - l’imponente organo d’ottone (in realtà non so di che materiale sia, non
sono stato molto attento). Tutto bello, ma a Genova la cattedrale di San
Lorenzo, che non sarò certo la cattedrale più importante d’Italia, ospita anch’essa
un bell’organo nonché una bomba inesplosa durante la seconda guerra mondiale.
Ok, non ci saranno passati re e regine ma è mica colpa nostra se, a dirla tutta
e coi rimpianti di qualche nostalgico/sentimentale, le monarchie italiane sono
sempre state delle mezze pippe? Consideriamo poi che nel capoluogo ligure ci
sono chiese che nulla hanno a che vedere con quelle olandesi tra le quali San
Matteo e San Donato su tutte, vere e proprie piccole perle.
Ecco, forse noi non abbiamo una Chiesa in soffitta, probabilmente la più bella ed originale "attrazione" mai vista.
Ecco, forse noi non abbiamo una Chiesa in soffitta, probabilmente la più bella ed originale "attrazione" mai vista.
Di palazzi “regali”, oltre al Palazzo Reale che si trova proprio nella Dam (piazza centrale di Amsterdam), a dire il vero, non me ne
ricordo (ciò non significa che non ve ne siano) e quindi mi è facile dire che a
Genova è sufficiente transitare per via Garibaldi per poter ammirare, tra gli
altri, Palazzo Tursi (all’interno del quale trovasi il Cannone di Paganini), Palazzo Bianco e Palazzo Rosso che, ahimè,
non disporranno di opere d’arte internazionale ma sono assolutamente di tutto
rispetto.
Ecco, in quanto a musei di livello Genova è pressoché nulla;
devo ammettere che ho trovato decisamente bello (rima alla lontana) il Rijksmuseum
nel quale ho avuto modo di apprezzare per almeno 4/5 volte il maestoso quadro The nightwatch di Rembrandt. Non che
abbia voluto vederlo per 4/5 volte perché interessato, sia chiaro, ma perché
trascinati da un lato all’altro del museo alla ricerca di questa e quell’opera
non si può che imbattersi spesso e volentieri in questo dipinto, dopo un po’
direte: du cojoni.
Da vedere anche il museo di Van Gogh ma, soprattutto, l’Amsterdam
Hostorisch Museum, museo interattivo sulla storia di Amsterdam. Museo,
quest’ultimo, nel quale sembra che la capitale olandese sia stata la potenza
più importante del mondo, l’unica potenza del mondo, il centro d’affari del
mondo, la più bella città del mondo e trallallerotrallallà. Ora, la Compagnia
delle Indie orientali effettivamente c’era, New York, in sostanza, era una
colonia olandese, qualche paesuncolo qua e là l’avranno pure colonizzato MA, ma
se il tanto vituperato Cristoforo Colombo non avesse scoperto l’America, quale
New York “olandese” sarebbe nata? Inoltre, perché la bandiera di Genova e
quella inglese sono uguali? La leggenda vuole che le navi genovesi fossero tra
le più temute nei mari e, quindi, l’Inghilterra abbia comprato la bandiera
genovese in modo tale da poterla battere
(sempre per rimanere in tema di prostitute) sulle proprie navi cosicché i
pirati, sostanzialmente, si cagassero addosso.
Non mi pronuncio sulla Casa
di Anna Frank perché credo che l’attesa per l’ingresso sia stata l’attesa
più bagnata ed irritante della mia vita; dopo aver passato almeno 20 minuti
sotto incessanti scrosci d’acqua ed aver compreso che la iAmsterdam (card che se doveste regalarvi un viaggetto vi consiglio
di fare) non ci consentiva l’acceso gratis, da buoni genovesi abbiamo
desistito. Beh, qui a Genova c’è la Casa di Colombo, vicino alle Torri di Porta Soprana, minuscola, accessibile e,
con certezza, neppure la vera Casa di Colombo; cosa volete di più?
Conclusione
Tutto quanto scritto, oltre ad essere una descrizione in
pillole di una città che è certamente da visitare, non deve assolutamente essere
inteso come un post che pone Genova ad un livello superiore rispetto ad
Amsterdam o che Amsterdam sia, in realtà, una città - per così dire - da
tralasciare, assolutamente no. Dico solo che tante volte è bene, principalmente
per chi - come me - ci abita, rendersi conto che sotto sotto molte cose
interessanti sono già intorno a noi e che, forse, prima di emigrare alla ricerca di qualcosa di nuovo è opportuno scoprire
cosa ci offre, magari coi suoi difetti, il posto in cui viviamo.
Con ciò (2) concludo dicendo che sono un emerito coglione in
quanto non sono stato né nel sottomergibile (o sommarino, boh), né al Museo del Mare,
né nella Casa di Colombo, né nelle torri di Porta Soprana e neppure a Palazzo
Bianco.
P.S.: dimenticavo che l'Amsterdam da me visitata è stata colpita dall'uragano/tromba (per rimanere in tema sessuale) d'aria S. Giuda, non so se può interessarvi.
P.S.: dimenticavo che l'Amsterdam da me visitata è stata colpita dall'uragano/tromba (per rimanere in tema sessuale) d'aria S. Giuda, non so se può interessarvi.
...a me la Casa di Anna piacque, mi diede fortissime emozioni, contrastanti, dolore misto a tenerezza...
RispondiEliminaperò io son bresciana, noi spendiamo ciò che non abbiamo
Più che altro non era solo la spesa ma l'attesa sotto l'imperversare dell'uragano ribattezzato s. Giuda, patrono delle cause perse.
EliminaAd Amsterdam non sono ancora andata, ma è nella liste delle 10.000 cose da fare. A genova ci sono passata di sfuggita e mi era sembrata bella. Penso pero' di venirci nei prossimi anni, perche' ho un conoscente nei paraggi e ne approfittero' per un bel giro nel sommergibile da te citato, nonche' casa di Colombo. Grazie dei suggerimenti e buona settimana (qua sembra proprio che sara' bagnatissima).
RispondiEliminaMai passare di sfuggita da Genova! Quando passi, spero presto, scrivi che ti dico (diciamo) dove andare; conta che, probabilmente, il sottomarino è proprio l'ultima cosa da vedere.
EliminaBuona settimana.