Si torna al Teatro della Gioventù e torna C.S. a parlarci dell'ultimo spettacolo visto, "la pulce nell'orecchio", in scena fino al 5 maggio.
"Arriviamo col ritardo utile a risparmiarci il sempre originale preambolo che accompagna ogni spettacolo in scena al Teatro della Gioventù. Il TKC si prefigge l’obiettivo di..., rumori fuori scena ha battuto il numero di repliche di.., ha fatto più spettatori di.., chi non l’ha visto alzi la mano che nel caso altre cento repliche non si negano a nessuno.., abbiamo fatto le borsette con il logo della compagnia ma non abbiamo considerato che siamo a Genova e nessuno ce le compra.. Andate in Pace. Amen.
Pericolo scampato.
Le premesse sono quindi buone, lo
spettacolo le mantiene. Va in scena La pulce
nell’orecchio, commedia di Feydeau, in cui si espongono le vicende di Chandebise (Nicola Nicchi), la cui
prolungata apatia sessuale insinua nella moglie Raimonda la “pulce”, il dubbio che la tradisca. Per fugarlo
coinvolge l’amica Luciana, moglie di
un gelosissimo bifolco spagnolo. A lei il compito di redigere e recapitare una
dichiarazione d’amore all’inadempiente marito in cui lo invita in un albergo equivoco.
Si apre il secondo atto, siamo in
albergo e vi ritroviamo tutti i personaggi che ruotano attorno alla coppia. Tournel, amico di Chandebise, mandato da questi all’appuntamento al buio in sua
vece, Raimonda ad attendere l’arrivo del sospetto fedifrago, Camillo (Giovanni Prosperi), cugino di Chandebise (affetto di un bizzarro
difetto di pronuncia per il quale è costretto a pronunciare solo le vocali)
insospettabile ma assiduo frequentatore dell’albergo in cui incontra
segretamente la moglie del domestico di casa.
Entrano in scena Chandebise, il suo sosia poveraccio, Poche (ovviamente sempre interpretato da
Nicola Nicchi), Luciana e l’irascibile
marito. L’intreccio si complica, il ritmo, già spedito, cresce vertiginosamente
(raggiungendo le punte di rumori fuori scena) assieme alla cadenza di equivoci
e battute e, conseguentemente, delle risate.
Spettacolo piacevole, forse uno
dei più coinvolgenti a cui ho assistito al Teatro della Gioventù e, a mio
giudizio, più divertente del tanto decantato Rumori fuori scena, rispetto al quale migliora decisamente
l’interpretazione dei protagonisti, di Nicchi nello specifico (benché il
giudizio sia inevitabilmente attenuato dal fresco raffronto con l’Oberon di Campanati. Un mostro di attore
che non conoscevo. In scena alla Tosse con Sogno
in una notte d’estate).
Unica nota stonata. Rimane la
sensazione di aver assistito a qualcosa di già visto, i ruoli sono sempre
calzati a misura degli attori che quindi interpretano personaggi sempre simili col
naturale effetto di richiamarmi continuamente alla mente il confronto con Rumors e Rumori fuori scena. L’ultima variante sul tema risale ormai a quasi
un anno fa. Andò in scena Nemico di
classe e fu un successo".
C.S.
C.S.
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