martedì 19 febbraio 2013

Grillo gioca in casa - il commento del Dott. A.

Cari amici, 


Domenica 17 febbraio ore 21.00 - P.zza De Ferrari
anzitutto parliamo di cosa non mi è piaciuto:
Non mi è piaciuto il fatto che i candidati e le numerose candidate alle politiche abbiano parlato per ultimi. 
A quel punto ere troppo tardi, la piazza aveva già la pancia piena e non ascoltava più. Alcune candidate hanno detto cose interessanti ma era difficile ascoltarle e soprattutto ricordarsi i nomi (anche se non sarà difficile trovarli on-line).
Non mi è piaciuto l'eccessivo parlare a braccio di Grillo. Senza dubbio aveva una scaletta mentale ed un proprio filo logico, ma alcuni argomenti andavano spiegati meglio (es. la vicenda MPS) altrimenti si scade come sempre nel populismo.

Cosa mi è piaciuto:

Grillo è sempre divertente e fa bene il mestiere del comico, ma come voce e faccia del M5S svela anche idee moderne e spesso un'attenzione al "sociale" da non sottovalutare. 
E' violento nel modo di esprimersi ma del resto alla piazza si parla con la pancia e con il cuore, mentre, se si resta ingessati, la piazza non risponde, non vibra. Quello che però mi è piaciuto davvero è stata la piazza stessa. 
Mi interesso di politica da quando avevo 15 anni, ho assistito a diversi comizi, sempre da spettatore, mai da attivista e devo dire che una piazza così non l'avevo mai incontrata.
Era una piazza eterogenea nell'età e nell'estrazione sociale. Era una piazza eterogenea nel modo di vestire e di parlare ed era soprattutto una piazza pacifica. 
Ho avuto l'impressione che tutta quella folla fosse li solo per ascoltare un'eventuale soluzione ad alcuni dei propri problemi. 
Ho visto per la prima volta una piazza dove molti cercavano una rivincita contro pochi (una casta, i truffatori, gli evasori, chi gli ha mentito e così via) e nessun cittadino era li per disprezzare altri cittadini. 
Per troppi anni abbiamo vissuto in un paese diviso in due, dove la contrapposizione tra i colori politici era il pretesto per spaccare l'Italia ed accrescere il potere di pochi. Solo dopo domenica sera ho compreso appieno le parole che Francois Hollande, durante la campagna per l'Eliseo, rivolse a Sarkozy: "...Presidente lei ha diviso il paese...".
Credo che per troppi anni certi leader di destra e di sinistra abbiano trovato assai comodo far credere a molti che il nemico fosse proprio li accanto a loro. Alle volte era lo straniero, altre il vicino di casa, una volta è stato l'impiegato pubblico e molte era l'operaio oppure l'imprenditore.
Domenica, per la prima volta, ho avuto l'impressione che molti italiani si siano svegliati e abbiano capito che il nemico, spesso, ha nome e cognome, ma ancora più spesso è un'idea. L'idea che ci si possa approfittare di tutto e tutti, che si possa depredare, che si possa sperperare e che la furbizia sia sinonimo di prevaricazione.


In sintesi, il comizio di Grillo era esattamente come me l'aspettavo e non mi ha sorpreso. La piazza e tutte le persone in piedi intorno a me, invece, erano dei perfetti estranei con i quali, però, provo un certo feeling e stringerei volentieri amicizia.



Prima di chiudere due considerazioni lampo:



Perchè voterei M5S:


  • Una candidata ha parlato di riorganizzare i fondi europei e gli incentivi alle imprese: concordo pienamente, la riorganizzazione degli incentivi pubblici e l'introduzione di un vero credito d'imposta per le imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo è fondamentale. Senza innovazione non si possono creare ricchezza e lavoro e senza benessere stacchiamo la spina al futuro;
  • M5S vorrebbe impedire ai condannati e a chi compie reati gravi di sedere nei CDA delle grandi imprese italiane: corretto e doveroso, così facendo faremmo facilmente a meno di personaggi come Orsi (Finmeccanica), Scaroni (Eni) e altre facce da culo. Inoltre, rendere puliti i vertici aziendali significa favorire la meritocrazia e attrarre gli investitori esteri che oggi vedono l'Italia come un campo minato;
  • M5S vorrebbe togliere "soldi e carriera" alla politica: lo trovo giusto, riducendo "la posta in palio" e limitando il numero dei mandati politici ad ogni livello si crea disinteresse in chi vede nella politica una forma di carriera più che che un'esperienza da svolgere nell'arco della propria vita (e soprattutto ci libereremmo di Casini che non è poco).

Perchè non voterei M5S:

  • La proposta di M5S è quella di ridurre lo stipendio dei propri futuri deputati e senatori a 2.500 euro mensili netti: troppo rischioso. Usciremo dalle urne con un parlamento variegato ed un Senato instabile. Il "povero" senatore grillino sarà un bene troppo prezioso perchè il PDL (tanto per dirne uno) non voglia comprarselo a peso d'oro per cercare la spallata al Governo in carica. E' un teatrino che abbiamo già visto e che si ripeterà. Di duri e puri ne nasce uno su un milione e il lusso dei palazzi di Roma, come tutte le belle amanti, è una brutta droga.



Questa domenica alle urne che la "coscienza" sia con voi.



Dott. A.


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