Questo post va in onda su precisa richiesta di una persona speciale.
Emilio Fede, servo sciocco, indagato ed ex direttore del Tg4. |
Certe volte è proprio il caso di dirlo, nella vita ci vuole "fede", perchè affrontare i problemi quotidiani non è sempre facile e a volte la vita sembra voglia metterti al tappeto, come il migliore Alì degli anni sessanta.
Certo, la vita riserva anche belle sorprese e forse sarebbe più facile con una valigetta da 2,5 milioni di euro in contanti, qualche abito firmato ed uno stuolo di "meteorine" che ti ronzano intorno, ma non è roba da tutti.
Insomma, della fede nella vita non se ne può proprio fare a meno, ma per fortuna di Emilio si.
Certo, anche lui fa rima con fede, ma purtroppo stona con tutto il resto.
Stona con la legalità, stona con il buongusto, stona con il buonsenso e soprattutto stona con il giornalismo.
Noi però abbiamo avuto fede e da un giorno all'altro Emilio è stato cacciato, si dice, a calci nel culo.
Ripercorriamo brevemente la storia dell'ennesimo mediocre leccaculo che per quasi vent'anni è stato direttore del TG4 ed ha contribuito a comporre l'ormai celebre corte dei miracoli del decaduto sultano B.. Un ometto magro e viscido Emilio, un giornalista da 6 meno meno ed un leccatore da competizione. Non saprei come altro descrivere quest'emblema vivente delle parole che pronunciò Indro Montanelli nel 1994: "...Tra i suoi mille pregi Berlusconi ha un grande difetto. Preferisce circondarsi dei suoi servi sciocchi che degli amici critici..."
Non dimenticheremo certo le sue sfuriate (mandate in onda a Striscia) e le sue frequenti scappatelle impresse sui rotocalchi (con la moglie che, una settimana si e l'altra pure, lo metteva alla porta della loro casa di Milano 2).
Soprattutto, quello che non dimenticheremo saranno i suoi proseliti e la macchia indelebile che ha lasciato nel giornalismo italiano. Minzolini per fortuna è durato poco ma Emilio ha regnato quanto il Duce e questo mi farebbe quasi preoccupare, ma in questi giorni ho tanta fede e sono sicuro che ce lo dimenticheremo molto presto.
Inoltre, proprio perchè ho fede so per certo che, chi non lo dimenticherà altrettanto facilmente, è la procura di Milano che sta indagando già da diversi mesi per la vicenda Ruby e ora per i 2,5 milioni portati in Svizzera (peraltro con scarsissimo successo).
Parabola discendente quella di Emilio, proprio come la sua gobba e scivolosa come le sue mani rugose mentre accarezzavano qualche soubrette ai Bunga Bunga party organizzati da B..
Insomma è proprio il caso di dirlo, la fede nella vita non deve mai mancare, salvo che di nome non faccia Emilio.
Dott. A.
grandissimo post!
RispondiEliminaMa grazie...
EliminaBravo Ale...appena letto!
RispondiEliminaDani
;)
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