giovedì 9 giugno 2011

Prima uscita da single, tra single.

Accetto l'invito di mia sorella.
Non posso trascorrere un altro sabato sera a casa a deprimermi! E poi mi ha detto che sarà una serata tranquilla, andiamo con una sua amica a bere qualcosa, due chiacchiere, probabilmente ci saranno amici di amici e poi tutti a casa. Mi farà bene distrarmi!
Inizio a prepararmi: il tempo é brutto, ho le gambe bianche come mozzarelle e decido di mettermi i pantaloni lunghi, una maglia che cade lasciando scoperte le spalle, cintura abbinata a comode ballerine.
Andiamo in macchina con l'amica di mia sorella che indossa un grazioso abitino blu, giacca abbinata e tacco 18..inizio a sentirmi a disagio..conoscevo già questa ragazza, simpatica, mi mette subito a mio agio anche se l'argomento principale in macchina é stato..uomini!!!
Arriviamo a destinazione e andiamo in un primo locale, ci uniamo al tavolo con un amico di mia sorella, già lì con un suo amico. Vengo immediatamente distratta dal programma che stanno trasmettendo sul maxi schermo del locale, una partita dell'NBA e il pensiero va dritto dritto, senza un cenno di rallentamento a lui, accidenti!!!

Tra una chiacchierata e l'altra (tra cui i problemi sentimentali di ciascuno di noi!!!) mi soffermo sul continuo sfilare di donne e ragazze (in alcuni casi ragazzine!) vestite in modo un po' appariscente, diciamo, e non proprio comodo come era invece il mio abbigliamento.. i miei piedi infilati nelle loro ballerine si spostano automaticamente sotto la sedia e la sensazione di essere un pesce fuor d'acqua inizia ad insinuarsi in me.
Poi arriva la proposta, buttata lì così, andare a ballare!
Dico subito che non sono dell'umore (e nell'abbigliamento) adatto; mi sento rispondere: "ma sai spesso succede che le cose fatte controvoglia alla fine si rivelano le più divertenti".
Ed un coro di consensi inizia a levarsi dopo questa banalità.
Ora, se ti dico che non ne ho voglia credi di farmi cambiare idea con la tua psicologia spicciola? No, a farmi cambiare idea è stato il fatto di non avere alternative, tutti andavano a ballare ed io e mia sorella eravamo in macchina con l'amica! (e questa è stata la fortuna di mia sorella che a ballare, invece, voleva andarci!)
Avete presente quella strana sensazione che si prova a capodanno quando ci si deve divertire per forza? Ecco, mi sono sentita così. Con la differenza che non mi sono neanche sforzata di divertrmi, sono rimasta seduta su un divanetto con i piedi che, comodi nelle ballerine, tenevano timidamente il tempo della musica.

Si siede accanto a me un ragazzo del gruppo, non proprio amante della discoteca.
"Non porti mai i tacchi?"
Ed ecco che i piedi smettono di tenere il ritmo e piano, piano si ritraggono.
"Si, li porto, ma stasera non pensavo di venire a ballare.." mi giustifico io, chissà perché poi.
"No, ma va bene così, sei più particolare."
Volete dirmi che la mia assoluta incapacità di mettermi in mostra ("essere espansiva" direbbe qualcuno) é stata scambiata per volontà di essere diversa dalla massa?! Non male come pensiero.. peccato che la prossima volta metterò i tacchi.. e quella volta si improvviserà una grigliata in spiaggia, lo so già!
Iniziamo a chiacchierare con la speranza di far passare il tempo almeno in compagnia..ma ben presto capisco che a parlare sono i mojito che ha bevuto..inizia a farfugliare qualcosa sulle donne con i "trampoli", sui gay che ballano in discoteca e su un rapper che "come fai a non conoscere?! é della tua zona!"
Arrivo a casa alle 4.30.
Mi metto a letto e inizio a piangere: perché non mi sono divertita? che mi è successo?
Risposta: non era la serata che mi aspettavo e che volevo; non ero sufficientemente spensierata per buttrami in pista e ballare il waka waka. Poi non ero con i miei amici, ma con persone mai viste prima, simpatiche, nulla da dire, e rispettose del mio umore nero (a nessuno é venuto in mente di tascinarmi in pista per fare il simpaticone, la mia faccia esprimeva chiaramente le conseguenze che avrebbe avuto prendere un'iniziativa del genere!), ma mi sentivo comunque inadeguata.
La serata è andata male solo per colpa mia.. come posso comportarmi da single se ancora non accetto l'idea di esserlo? Mi manca ancora troppo la mia perfetta (evidentemente solo per me) vita di coppia. Mi manca ancora troppo lui.

Il giorno dopo racconto la serata alla mia amica T. e le confesso che vedere certi personaggi come donne che potevano essere mia madre con abiti inguinali, tacchi alti, ballare le canzoni della Carrà (sì, hanno messo anche quelle) mi ha messo un po' di tristezza come anche l'esagerata quantità di uomini in "età matura" single o perché separati (la maggior parte) o perché marpioni di natura.
Lei mi risponde:"ci sono sempre stati, ma adesso non si nascondono."
Ed io rifletto: diventerò una di quelle single, non per scelta, che si chiederà perché non riesce a trovare l'uomo giusto? Che si chiederà perché i ragazzi della sua età non si vogliono impegnare e quelli più grandi regrediscono all'adolescenza? Quante serate così, giusto per non stare in casa, dovrò ancora trascorre prima di capire qual é la mia strada?
Oh. Mio. Dio.

5 commenti:

  1. Se ti posso dire la mia opinione pensa a prendere delle cicciolate pesanti, perchè, parlo per esperienza, quando le storie finiscono si passa un sacco di tempo a soffrire come cani e a rimuginare sui perchè e per come. Dopo un po' poi ti accorgi che in realtà era tutto tempo che avresti potuto passare a divertirti parola di Dott. A....

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  2. non ci si deve divertire a tutti i costi, non ci devono per forza piacere gli amici degli amici ne, tantomeno, il loro modo di passare le serate, non dobbiamo per forza sentirci a nostro agio. non è colpa di nessuno, è solo che è necessario un certo tempo per ritrovare l'equilibrio. tanto adesso ovunque vada, con chiunque vada e qualsiasi paio di scarpe abbia ai piedi non sarebbe mai quel che vorrei io. me ne sto completamente sola, costretta a passare le serate in casa in attesa che succeda qualcosa che possa ridarmi un po' di stabilità. però non ho fretta, non la cerco, la aspetto.

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  3. @ Dott. A: hai ragione!è che purtroppo sono ancora nella fase in cui ho bisogno di stare sola, farmi domande alle quali non potrò mai dare risposta e piangermi un po' addosso..lo so che passerà, ma ho bisogno di tempo ora..
    @chiara: in questo momento qualsiasi cosa faccia non ha senso per me..è una fase, passerà, sto cercando la forza di reagire, perchè voglio reagire!se solo ogni angolo di questa città non mi ricordasse lui, se solo i ricordi smettessero di affollarmi la testa, se solo smettessi di amarlo..sarebbe tutto mooolto più semplice!

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  4. Ti capisco ma secondo me la risposta da darsi alla fine è sempre una: se una cosa è davvero finita vuol dire che in fondo non ne valeva la pena...

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  5. seconda uscita da single...un po' meglio..hai ragione Dott. A., è solo che realizzare che è finita fa male, ma alla fine non posso rimanere attaccata a false speranze, devo andare avanti..

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